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20 Luglio 2018

Bonus energia a rischio

di Luigi dell'Olio, Monitorimmobiliare

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Man mano che trascorrono le settimane, crescono le preoccupazioni sugli interventi da mettere in campo per riportare in equilibrio i conti pubblici. Entro settembre vanno trovate risorse non inferiori ai 20 miliardi di euro per evitare l’aumento automatico dell’Iva – che sarebbe una vera sciagura per la nostra economia, a cominciare dall’immobiliare – e finanziare alcune spese indifferibili. Il tutto senza considerare le decine di miliardi necessarie se davvero si vorranno mettere in campo le misure annunciate nel corso della campagna elettorale.

Intanto ci sono preoccupazioni anche per il breve termine. La bozza di decreto del ministero dello Sviluppo economico che ritocca i parametri di riferimento degli sconti fiscali per la riqualificazione energetica è destinata a cambiare i connotati dell’ecobonus. L’esecutivo punta a introdurre massimali o al kilowatt, che non dovrebbero rientrare nel perimetro dell’efficientamento energetico. I limiti verranno allineati al mercato per alcune tipologie di interventi, mentre in altri casi i tetti sono decisamente risicati, se non addirittura inferiori ai valori medi di mercato, con conseguenze penalizzanti in diversi campi per imprese e cittadini. Ad esempio è il caso degli infissi e dell’installazione di sistemi domotici, dove è in vista all’incirca un dimezzamento del bonus.

Una prospettiva che, se si concretizzerà, rischia di affossare una misura che negli anni ha dimostrato di funzionare molto facendo emergere il nero e portando maggiori incassi all’erario. C’è ancora tempo per tornare indietro.

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