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9 Marzo 2016

Astaldi: utile 2015 a 80,9 mln, risolto contratto con l'AD Stefano Cerri

di cas

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Astaldi ha registrato nel 2015 un utile netto di 80,9 milioni di euro, in lieve calo rispetto agli 81,5 milioni dell'anno scorso, a causa in parte di alcune dinamiche relative a progetti in Venezuela e in Canada.

I ricavi sono saliti del 7,6% a/a a 2.854,9 milioni, con i ricavi operativi in salita del 7,5% a 2.730 miliardi.

"Le aree geografiche che maggiormente contribuiscono a tale risultato sono Europa (Polonia, Romania, Russia, Turchia), Nord e Sud America (Canada, Cile, Perù, Stati Uniti) e Algeria. Non manca un contributo dell'Italia, che conferma tuttavia un trend condizionato dalla particolare congiuntura economica del Paese", spiega la società di costruzioni, sottolineando come la struttura geografica dei ricavi confermi "il progressivo rafforzamento delle attività all'estero, in grado di controbilanciare l'andamento dell'Italia. In particolare, l'Estero (82,9% dei ricavi) genera 2.262 milioni (+17,8% a/a)" di ricavi.

L'Ebitda è inoltre migliorato del 4,4% a 356,4 milioni e l'Ebit del 3% a 277 milioni, mentre l'utile pre-tasse è calato da 130,7 milioni a 112,7 milioni.

A fine esercizio, l'indebitamento finanziario netto si è attestato a 982,7 milioni (799 milioni a fine 2014), "registrando un miglioramento, sia rispetto ai 1.151,8 milioni di fine settembre, che aveva di per sé rappresentato il picco di tutto l'esercizio, sia rispetto alle iniziali stime di chiusura dell'esercizio".

Il portafoglio ordini in esecuzione è pari a 17,8 miliardi, con il contributo di 6,7 miliardi di nuovi ordini e addendum contrattuali nell'esercizio. Il portafoglio totale, incluse le ulteriori iniziative acquisite in via di finalizzazione è di oltre 28 miliardi, di cui 6,9 miliardi di ulteriori iniziative acquisite e in via di finalizzazione. Rispetto al portafoglio in esecuzione, il 71% degli ordini è da ricondurre ad attività all'estero, mentre l'Italia determina il restante 29%.

Sulla base delle performance il Consiglio di amministrazione ha deliberato di sottoporre all'approvazione dell'assemblea degli azionisti del prossimo 20 aprile la proposta di distribuzione di un dividendo di 0,2 euro per azione, con pagamento l'11 maggio.

Quanto al 2016, il gruppo intende proseguire nel proprio percorso di crescita concentrandosi su uno sviluppo organico delle attività mentre dal punto di vista finanziario l'obiettivo prioritario sarà ridurre il costo e i livelli di debito.

Il consiglio di amministrazione di Astaldi ha approvato "l'accordo di risoluzione consensuale dei rapporti esistenti con l'amministratore delegato Stefano Cerri in merito alla conclusione del suo mandato".

L'accordo copre la cessazione del rapporto di lavoro subordinato e del rapporto di amministratore e prevede che a Cerri, oltre alle competenze di fine rapporto, venga corrisposto un importo complessivo di 3,505 milioni, di cui 3,5 milioni a remunerazione di alcuni impegni successivi alla cessazione della carica, ivi compreso un divieto di concorrenza della durata di 18 mesi nell'ambito del settore delle grandi opere, e 5 mila quale compenso forfettario a fronte della rinuncia di qualsiasi altra pretesa relativa al rapporto di lavoro dipendente.

L'importo verrà corrisposto trimestralmente a partire dal 1° luglio prossimo.

Cerri, che conserva i diritti relativi alle azioni (pari a 33.334) attribuite in base al piano di Stock Grant approvato il 2 agosto 2013, resterà comunque in carica fino all'espletamento delle attività connesse alla redazione e alla pubblicazione della Relazione finanziaria annuale.

La conduzione della società resterà affidata all'amministratore delegato Filippo Stinellis.

Le linee guida del nuovo ciclo di programmazione saranno illustrate in occasione della presentazione del Piano Industriale prevista per il mese di aprile.

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