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14 Maggio 2015

Astaldi chiude trimestre con utili a 23,3 mln

di P.R.

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Il consiglio d’amministrazione di Astaldi riunitosi sotto la presidenza di Paolo Astaldi ha approvato il resoconto intermedio al 31 marzo 2015.

I risultati trimestrali della società,  società attiva nel settore delle infrastrutture, evidenziano un utile netto pari a 23,3 mln di euro, in crescita del 21,3% su base annua sul quale ha influito il maggior incremento dei ricavi totali – che hanno raggiunto un importo pari a 604,6 mln di euro a fine marzo 2015 – rispetto ai costi totali (di produzione, del personale e altri costi operativi) che pur in aumento rimangono al di sotto della soglia dei ricavi, assestandosi a quota 532,1 mln di euro per il Q1 2015.

In conseguenza l’Ebitda per il trimestre è pari a 72,5 mln di euro, in linea con il risultato dell’esercizio precedente, con un Ebitda margin del 12%, mentre il profitto lordo (Ebit) al 31 marzo 2015 è di 55,3 mln di euro con un Ebit margin del 9,2% in diminuzione rispetto all’esercizio precedente.

Per i risultati intermedi il patrimonio netto di Astaldi registra un aumento su base annua, assestandosi a 617,3 mln di euro, soprattutto grazie all’incremento del capitale investito netto che è pari a 1.639,4 mln di euro – a cui contribuisce in particolare il valore delle immobilizzazioni nette pari a 825,5 mln di euro – nonostante la diminuzione del capitale circolante e l’aumento dei debiti finanziari avvenuta rispetto all’esercizio precedente.

Per quanto riguarda il portafoglio ordini, Astaldi ha in esecuzione commesse per circa 14 mld di euro, in aumento su base annua, di cui il 38% in Italia e il 62% all’estero. A questi si aggiungono nuovi ordini per 573 mln di euro, i principali riguardanti un aeroporto internazionale in Cile e il Quadrilatero Marche-Umbria. Il portafoglio ordini totale è quindi pari a circa 28 mld di euro.

Da sottolineare che l’indebitamento finanziario netto della società è pari a 1.017 mln di euro, in leggero aumento rispetto allo stesso periodo del 2014 in cui ammontava a 1.012 mln di euro-

In aprile 2015 Astaldi ha inoltre firmato un contratto di rifinanziamento per la metropolitana di Milano linea 5 per 580 mln di euro, di cui 430 mln di euro derivanti da un prestito bancario e i restanti 150 mln di euro con emissione di un project bond entrambi con scadenza nel 2035. Si tratta di un’operazione innovativa per l’Italia perché vede la combinazione di linee di credito tradizionali con un project bond emesso sulla base della nuova normativa prevista dallo Sblocca Italia.

Le previsioni della società per i prossimi trimestri vedranno la focalizzazione di Astaldi sul completamento delle commesse in essere, in particolare in Italia, e il presidio delle aree in cui l’impresa è più attiva (Russia, Turchia e Canada).

Per le concessioni la società beneficerà non solo delle nuove operazioni in Italia ma intende raggiungere il financial closing delle iniziative in corso in Turchia e Cile.

Nel corso dell’assemblea il CdA di Astaldi ha anche riorganizzato i comitati interni per ottimizzarne l’articolazione.

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