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8 Aprile 2015

Angeletti (Fimaa): Local tax non sia aumento tasse sugli immobili

di P.R.

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Il Documento di economia e finanza del Governo Renzi, di cui si è parlato a più riprese e di cui il premier ha presentato ieri le linee guida, continua a suscitare dubbi e preoccupazioni; in particolare per quanto riguarda la Local tax, ovvero la nuova imposta sugli immobili che dovrebbe sostituire le misure in essere attuando una riduzione della pressione fiscale sul comparto immobiliare.

Dopo l’Ance e Confedilizia, anche dalla Fimaa (Federazione italiana mediatori agenti d’affari), arrivano nuovi commenti.

“Fare chiarezza nella giungla delle tasse sul mattone, semplificando con un’imposta sulla casa unica e secca, vuol dire mettere ordine una volta per tutte al pasticcio della Iuc” ha infatti dichiarato Valerio Angeletti, presidente nazionale Fimaa “ma per la vera ripresa del mercato delle compravendite immobiliari occorre ridurre la pressione fiscale sugli immobili. È questa l'unica via per sostenere l’incremento delle compravendite che, seppur ancor molto lento, stiamo registrando in diverse zone del Paese e per tornare finalmente a crescere in maniera costante e duratura”.

Conclude poi Angeletti: “Superare la coesistenza di Imu e Tasi, unificando i due tributi in un’unica imposta con aliquote differenziate è senza dubbio positivo, perché senza tasse chiare ed eque non si va da nessuna parte. Ci si augura però che alla politica degli annunci sulla Local tax non segua di fatto il solito cambiar nome alle cose per poi nascondere aumenti delle imposte a carico dei cittadini e delle imprese”.

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