Accordi commerciali internazionali, italian sounding e bisogni dei territori, anche alla luce delle problematiche fiscali e infrastrutturali che possono penalizzare i prodotti Made in Italy.
Questi i temi del forum FilerAgrItalia, un’occasione per tracciare un quadro dell'attuale momento storico che sta attraversando il settore agroalimentare italiano e declinare le sfide che lo attendono in una dimensione nazionale ed europea.
Il made in Italy agroalimentare rappresenta un pezzo importante dell'economia nazionale. Alla base del comparto ci sono numerose filiere dal grande potenziale, che però spesso non sono messe nelle condizioni di esprimersi al massimo anche a causa delle politiche fiscali e di strategie inadeguate sul tema dell’export.
Particolare attenzione è data dal settore all'edilizia green e al turismo sostenibile. Anche il mondo dell'hospitality agroalimentare, infatti, vede una spinta ad essere più attento alle tematiche ambientali dopo la proclamazione da parte dell’ONU per il 2017 Anno Internazionale del Turismo Sostenibile. Una scelta che premia il rispetto dell’ambiente, in un momento nel quale aumenta la domanda di soggiorno in una struttura eco-biologica. L’agriturismo è riconosciuto dagli operatori come l’altra faccia del mondo agroalimentare e ha bisogno di interventi di efficientamento per gli immobili esistenti e di una predisposizione per lo sfruttamento delle energie rinnovabili.
I diversi temi sono stati oggetto di confronto tra esperti del settore e rappresentanti della politica. Sul palco presenti anche il ministro delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo Gian Marco Centinaio (nella foto) e il vicepresidente della Commissione agricoltura al Parlamento europeo Paolo De Castro.
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Un approfondimento, con le videointerviste, sarà disponibile su REview di questa settimana
