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14 Luglio 2017

Verona, bene gli uffici

di Scenari Immobiliari

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La crescita ha coinvolto principalmente i capoluoghi più importanti e il loro hinterland. Tra questi, Verona nel 2016 consolida i risultati positivi ottenuti nel 2015, dopo una fase di contrazione di tutti i principali indicatori a cui si è assistito a partire dal 2012.

Aumenta l’offerta

L’offerta si presenta in aumento, ma è caratterizzata da immobili usati tornati sul mercato, poiché il settore delle costruzioni è ancora fermo e la domanda è insufficiente a farlo ripartire. Se da un lato si osserva un progressivo interesse della domanda verso nuovi e più funzionali complessi direzionali, che garantiscono maggiore sinergia ed efficienza, dall’altro, aumenta la quota di uffici obsoleti vuoti che rappresentano la maggioranza dell’attuale offerta sul mercato.

La superficie scambiata nel 2016 è cresciuta del 9,4 per cento rispetto al 2015, cioè circa 2.500 metri quadri in più. Gli effetti di questo comportamento si riflettono sul fatturato, salito del 33,4 raggiungendo quota 48 milioni di euro. Per il 2017 si attende una prosecuzione del trend di crescita del capoluogo, con un sensibile aumento del tasso di assorbimento, già in rapida risalita dallo scorso anno. Per il 2017 si stima di arrivare circa al settanta per cento.

Valori ancora in calo

Gli andamenti dei prezzi e dei canoni nel periodo esaminato si dimostrano tendenzialmente decrescenti dal 2007 al 2015 in tutte le zone della città, con diverse velocità a seconda della vicinanza al centro. In centro, le perdite sono state contenute in dieci anni, fino al quasi completo recupero rispetto ai valori del 2007. Nel 2016 si è assistito a un recupero dei prezzi degli immobili ad uso ufficio, circoscritto però alle sole zone centrali. Questa moderata ripresa suggerisce un graduale recupero anche nelle zone semicentrali e periferiche, i cui primi segnali dovrebbero già manifestarsi a partire dal 2017.

La forbice dei valori si amplia per i canoni, che si sono mantenute stabili nel decennio a partire dal 2007 nei quartieri del centro, mentre nel resto del capoluogo le quotazioni unitarie dei canoni si sono mostrate in costante decremento. Il semicentro dovrebbe invertire la tendenza nell’anno in corso, mentre per la periferia bisognerà attendere il 2018.


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