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23 Gennaio 2023

Venture Capital: in Italia investiti 1,8 mld nel 2022. Anno record

di E.I.

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Si è concluso un anno record per il venture capital in Italia. Nel 2022 gli investimenti in start-up, scale-up e imprese innovative hanno superato gli 1,8 miliardi di euro in 323 round, registrando una crescita per ammontare investito del 48% rispetto al 2021. 

Il 2022 è inoltre l'anno con il maggiore numero di round sopra i 100 milioni di euro.

Secondo quanto emerge dall'Osservatorio sul Venture Capital in Italia, realizzato da Growth Capital in collaborazione con Italian Tech Alliance, il nostro è il Paese con la crescita in percentuale più sostenuta in Europa.

L'Osservatorio ha tuttavia registrato una frenata nel quarto trimestre del 2022 con 203 milioni di euro raccolti in 75 round. La flessione nell'ammontare investito nel trimestre è in gran parte riconducibile all'assenza di mega round che ad esempio, nel terzo trimestre del 2022, avevano inciso per più del 40%. 

Tornando ai dati sull'anno, nel 2022 sono stati registrati 4 mega round: Satispay (Serie D, 320 milioni), Newcleo (Serie A, 300 milioni), Scalapay (Serie B, 212 milioni) e Casavo (Serie D, 100 milioni). Fra gli investitori CDP Venture Capital si è confermato il più attivo in termini di operazioni annunciate nel 2022, seguito da Azimut e LVenture.

Fabio Mondini de Focatiis, Founding Partner di Growth Capital: "Il 2022 è stato un anno di notevole maturazione per il Venture Capital in Italia. Come da noi previsto un anno fa, l'ecosistema italiano ha registrato un aumento significativo nell'ammontare investito, (circa +50% rispetto al 2021), in contrasto con il rallentamento europeo e la decrescita globale. Si è confermata anche la partecipazione sempre più incisiva da parte di attori internazionali e investitori istituzionali (trend destinato a confermarsi anche nel 2023). Come Growth Capital, prevediamo un 2023 di maturazione e consolidamento del mercato, caratterizzato da un aumento della size media dei round e del numero delle operazioni Late Stage. Gli investimenti complessivi saranno influenzati dall'elevato dry power e dalla presenza di mega round". 

Francesco Cerruti, Direttore Generale di Italian Tech Alliance: “È significativo notare come i numeri dell'ecosistema italiano dell'innovazione iniziano ad avvicinarsi, pur mantenendosi ben inferiori, ad altri Paesi storicamente più avanzati in questo ambito. Come emerge dal report, infatti, nel 2022, per la prima volta l'Italia è stato il Paese europeo che ha visto la crescita più consistente di investimenti in start-up e aziende innovative anno su anno, con un +48% di differenziale registrato tra il 2021 e il 2022, a fronte di una crescita molto limitata registrata in Francia e di un calo in Uk, Spagna e Germania. Questi dati indicano, insieme al fatto che molti ecosistemi europei sembrano aver raggiunto una fase di maturità, che l'Italia potrebbe avere nei prossimi anni un ruolo sempre più centrale nel settore Tech in Europa. Guardando al futuro il 2023 sarà un anno cruciale per ammodernare il Testo Unico sulle start-up, che era stato un fondamentale motore di partenza per l'ecosistema, ma che è ormai vecchio di più di 10 anni e necessita un aggiornamento che tenga in conto le rinnovate esigenze dei sempre più numerosi operatori del settore".

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