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9 Ottobre 2017

Un WE vergognoso: Assistenti parlamentari, crollo tetto scuola, Renzi e bistecche, immobili Difesa

di Maurizio Cannone

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Quello appena passato è stato un fine settimana in cui poche, apparentemente marginali, notizie hanno confermato come la politica abbia abbandonato definitivamente la vita reale dei cittadini. Se da una parte l’effetto lo si vedrà alle prossime elezioni, dall’altra appare evidente come sia totalmente inutile, anche per l’immobiliare, attendersi supporto da parte del legislatore.

Vediamo le notizie riportate solo parzialmente.

Crolla il tetto di una scuola, Renzi in radio parla della bistecca fiorentina

A Roma sabato crolla il tetto di una scuola. Nessun ferito per fortuna, ma conferma come l’operazione scuole sicure tanto sbandierata sia il solito slogan governativo. Passata la paura, si resta sorpresi nel sentire Matteo Renzi, che da premier ha lanciato l’operazione, ospite di un programma in radio. Va bene che siamo sempre in campagna elettorale, ma sentire Renzi parlare della bistecca fiorentina e di consigli culinari, per evitare di parlare del crollo della scuola romana, allontana chiunque dalla politica e dai politici. Ascolta Renzi in radio.

Assistenti parlamentari a stipendio zero: “Abbiamo allertato Boldrini 4 anni fa”

Fa il paio con Renzi, la vicenda degli assistenti che lavorano gratis per i parlamentari. Dopo la denuncia del programma Le Iene, tutte le figure istituzionali a difendere i diritti dei lavoratori. Certo che, constatare che quasi tutti i partiti rappresentati in Parlamento utilizzano da sempre questo sistema, lascia poche speranze che si possa giungere a una soluzione. Ma una cosa grave riguarda la presidenza della Camera. Perché Boldrini, appena informata dei fatti si è subito schierata a favore dei lavoratori. Però, c’è un però, il legale degli stessi lavoratori afferma di averla informata 4 anni fa della situazione.

Questo quanto pubblicato da Il Fatto: Fabio Santoro è il legale che segue alcune delle cause al fianco dell’Associazione degli assistenti parlamentari (Aicp)

Crede all’impegno della Boldrini per una revisione delle norme che metta fine agli abusi? “Non ci credo, spero di essere smentito. Ha avuto quasi cinque anni di tempo per occuparsene e la situazione le è stata prospettata dal primo giorno della legislatura esattamente come con Bertinotti e Fini prima di lei. Promettere ora, a fine legislatura, un impegno sembra una premura pre-elettorale. Basta una delibera del suo ufficio, e se in quello non ha l’appoggio dei capigruppo lo convochi in modo da formalizzare le posizioni, così che ciascun partito si assume la sua responsabilità in questa storia di fronte agli elettori. Ha il sostegno di tutto il Paese su questo. Vediamo se vincerà ancora una volta l’ipocrisia”.

Ora, o arriva la querela da parte della presidenza della Camera, oppure Boldrini esce davvero male dalla vicenda.

In questo panorama di decisori che non decidono mai concretamente, ci si mette anche un’analisi sull’alienazione del patrimonio della Difesa, guidato oggi dal ministro Pinotti.

Sarebbero 3.000 gli immobili posti in vendita, solo 264 sono stati venduti. Un buco da 200 milioni di euro. E pensare che 5 anni fa l’allora sindaco di Roma Alemanno, aveva dato il via al fondo immobiliare per la valorizzazione dei beni del Demanio militare inutilizzati.

Scarica in allegato l’articolo de il Tempo

Un altro fine settimana in cui, al solito, la politica e le istituzioni hanno fatto solo campagna elettorale. E al solito, le richieste dell’immobiliare restano lettera morta.

Serve ricordare come l’unica vittoria sul legislatore, perché ormai è un confronto con un avversario, lo si registra sulla tassa denominata Airbnb. Tassa sacrosanta, ma che sarebbe dovuta entrare in vigore in piena estate. Solo l’azione congiunta, tra gli altri, di Giorgio Spaziani Testa (Confedilizia) e Paolo Righi (Fiaip) ha costretto il legislatore a spostarla al 16 ottobre.

Ricordiamolo quando si prospettano fantomatici tavoli di lavoro con la politica. Da una parte ormai si siedono le aziende, dall’altra i burocrati. Nessun interesse in comune. Le aziende vogliono lavorare, i burocrati solo restare al proprio posto. Per i primi, il passare del tempo è un problema, per gli altri è una garanzia.

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È online il nuovo numero di REview. Questa settimana:   Student Housing: accordo per 800 nuovi