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Un 2017 da record per le Ipo, ora tocca all'immobiliare?
di Luigi dell'Olio, Monitorimmobiliare
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Non è ancora il momento dei bilanci sul 2017, ma qualche riflessione è possibile a poche settimane dalle fine dell’anno. L’Ipo di Portale Sardegna, avvenuta nei giorni scorsi, ha portato a 32 le quotazioni a Piazza Affari da inizio anno, eguagliando il risultato dell’intero 2016, che pure era stato un anno positivo per il listino milanese. A questo punto è lecito attendersi di arrivare al 31 dicembre a quota 40 debutti. Sicuramente ha inciso il buon andamento dei mercati e anche il decollo dei Pir, veicoli che godono di una fiscalità agevolata (niente prelievo sull’eventuale capital gain se si destina almeno il 21% del portafoglio a titoli diversi da quelli presenti sul Ftse Mib, cioè le 40 aziende a maggiore capitalizzazione di Piazza Affari).
Nuovi debutti in arrivo
E anche il 2018 si annuncia un anno importante. Da Gamenet a Equita Sim a Intralot potrebbero tutte debuttare prima di fine anno o al massimo lo faranno nelle prime settimane del 2018. Grande attesa c’è anche intorno a Eataly, catena del cibo di qualità creata da Oscar Farinetti, che vuole raccogliere nuove risorse per finanziare l’espansione internazionale.
L’anno prossimo dovrebbero poi debuttare nomi come Ntv, la società che gestisce il servizio di alta velocità ferroviaria Italo Treno, e Rainbow, l’azienda di produzione di cartoni animati famosa per la serie Winx.
Incertezza sul real estate
Non è escluso che a Piazza Affari arrivino anche nuove aziende del comparto immobiliare, che per questa strada potrebbero raccogliere capitali importanti per la crescita, stante la politica di grande prudenza sulla concessione del credito da parte delle banche.
La prospettiva di estendere i Pir anche alle società immobiliari, contenuta nelle bozze della Legge di Bilancio 2018 in discussione in Parlamento spinge in questa direzione e alcuni titoli del settore hanno già beneficiato di nuovi flussi in attivo. Come sempre occorrerà poi vedere le storie e le potenzialità delle singole aziende, considerato che tra gli investitori è finita la fase delle deleghe in bianco.
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