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31 Luglio 2015

Turisti in crescita nelle strutture extralberghiere

di C.P.

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Confedilizia e la sua aderente Anbba (Associazione nazionale bed and breakfast, case vacanza e affittacamere) hanno condotto presso la proprie strutture territoriali un’indagine sull’andamento turistico nel settore extralberghiero.

I dati sono positivi: la crescita dell'extralberghiero (presenze di turisti nei bed and breakfast e nelle abitazioni private, locate senza servizi aggiuntivi) è negli ultimi anni in controtendenza rispetto

alla crisi che il Paese vive.

La ricettività extralberghiera – sottolineano le due organizzazioni – gioca un ruolo fondamentale nel fidelizzare ospiti esteri, anche grazie ai nuovi social network.

Rappresenta un modo efficace per mettere a reddito il patrimonio immobiliare privato (tartassato da imposte patrimoniali ai massimi livelli storici: dai 9 miliardi del 2011 si è passati ai 25 miliardi del 2014).

L’Anbba sottolinea che il settore si mantiene grazie al turismo proveniente dall'estero, in crescita significativa soprattutto al Centro-Nord, grazie all'effetto Expo che comincia ad allargarsi a macchia d'olio alle zone rurali lombarde, venete e piemontesi, là dove sono state realizzate infrastrutture (Alta velocità e ponti aerei) che hanno incentivato le scelte delle destinazioni.

Quest'anno (e lo stesso di prevede nel 2016) il grande flusso turistico è concentrato su Milano e Roma, in quest’ultimo caso in vista soprattutto del Giubileo.

Nella Capitale i privati si stanno organizzando: da quanto risulta alla locale Confedilizia, sulla base delle richieste di informazioni che arrivano dai propri associati, molti proprietari vorrebbero dare in affitto i propri immobili con contratti brevi di 2/3 giorni al massimo.

Situazioni di disagio altrove, in particolare al Sud.

Il turismo interno è in grave calo, sia come numero di presenze, sia come durata dei soggiorni, con l'eccezione della Puglia che ha una buona crescita, probabilmente grazie a politiche di marketing avanzate.

Tengono invece le zone costiere della Campania e i siti archeologici (Pompei, Ercolano e Paestum).

Se all’inizio del 2010 circa 12 turisti su 100 andavano al Sud durante le vacanze estive, si prevede che sia nel 2015 sia nel 2016 non si arriverà alle 8 presenze stagionali su 100. 

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