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26 Agosto 2016

Terremoto: Sala fa campagna elettorale, vuole usare Expo per l'emergenza

di Maurizio Cannone

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"Per mesi ho continuato a sostenere che le strutture del campo base sono ottimali per essere messe a disposizione della Protezione Civile o delle Istituzioni locali per emergenze di vario tipo, a cominciare dall'accoglienza temporanea dei profughi. Questa impostazione è stata duramente e incomprensibilmente osteggiata dal presidente Maroni che si è sempre rifiutato di prendere atto di questa opportunità". 

Lo dice in una nota il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, in merito alla possibilita' di utilizzare il campo base di Expo 2015 per accogliere le popolazioni colpite dal terremoto del 24 agosto. 

"In occasione del tragico terremoto di questi giorni, confermo che il campo base deve essere messo a disposizione della Protezione Civile in modo tale che questa, in accordo con la società Expo, decida dell'opportunità di mettere le unità abitative del campo base a disposizione delle popolazioni terremotate", conclude il sindaco. 

 

A parte il momento dell’emergenza, che autorizza ogni slancio di solidarietà, indicare l’utilizzo dell’area Expo come campo di prima accoglienza per le emergenze è gravissimo. Perché si parla di unità abitative, non di una tendopoli, tipica dell’emergenza.

Se sono unità abitative significa che si pensa a tempi lunghi. Che senso ha trasferire famiglie dal centro Italia alla periferia più abbandonata di Milano? Per farle abitare in case di fortuna, magari per anni? E proprio il giorno dopo l'annuncio di Renzi: "E' un diritto restare vicino alle proprie radici. Nessuno sarà trasferito lontano". Il sindaco di Milano potrebbe apparire, agli occhi dei suoi detrattori, interessato solo a risolvere la questione dell’utilizzo dell’area ex Expo che, ad oggi, un anno dopo la fine della manifestazione, non ha ancora trovato risposta.

E visto che è stato proprio Sala a gestire Expo, è una macchia che cerca di cancellare al più presto. In più risolverebbe il tema dell’accoglienza dei migranti, che oggi pare destinata a risolversi con l’utilizzo delle caserme militari.

Insomma, facciamo tutto ma proprio tutto per aiutare chi è stato colpito dal terremoto. Ma servono fatti, la politica smetta di fare campagna elettorale.

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