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11 Aprile 2018

Sorgente: la ripresa è reale, ma i prezzi non aumentano (grafici)

di J.B.

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Migliorano le aspettative degli operatori immobiliari sulla ripresa economica, secondo i dati rilevati dal Sentiment/Fiups del settore immobiliare elaborato da Sorgente Group e Università di Parma relativi al terzo quadrimestre 2017.

L'indice Fiups è cresciuto da 19,32 a 19,59. L'indagine, elaborata su base quadrimestrale, si basa su interviste rivolte a circa duecento operatori del mercato, appartenenti ai settori del trading, development, property, facility, progettazione, valutazione, consulenza e finanza immobiliari.

Secondo il 65 per cento del campione intervistato l’economia negli ultimi dodici mesi è migliorata, oltre il 54 per cento ritiene che tale aumento si estenda anche al settore immobiliare. Anche le previsioni per il 2018 riscontrano tendenze positive, in crescita rispetto al quadrimestre scorso. Quanto alle attese sulla propria attività professionale, più del 56 per cento è convinto di uno scenario di crescita a breve, con la concreta intenzione di effettuare nuovi investimenti, aumentare la visibilità sul mercato, sviluppare nuove linee di business.

Cresce la quota di chi vede nel futuro immediato una riduzione dei tempi di vendita degli immobili, quanto ai prezzi si parla addirittura di una moderata diminuzione, soprattutto per il comparto uffici, accompagnato come sempre dal settore industriale, fanalino di coda. Rimane forte l’interesse per il settore commerciale, seguito dall'alberghiero. Per queste due tipologie di immobili non si prevedono sconti tra il prezzo richiesto per la vendita e quello finale.

L’indagine relativa all'attrattività degli investimenti per area geografica mostra una decisa prevalenza del nord sul resto d’Italia, soprattutto per i comparti residenziale e industriale. Il centro, tuttavia, riguadagna posizioni come meta di investimento sul fronte dei negozi, almeno secondo il 19 per cento circa degli intervistati.

Roma, in particolare, aumenta il proprio appeal per residenziale, direzionale e commerciale, posizionandosi subito dopo Milano, ma prima di Firenze e Torino. Per il turismo, poi, Roma risulta ancora la destinazione migliore per i capitali, superando anche il capoluogo lombardo. Isolando dal resto d’Italia i casi delle due principali città, emerge un miglioramento per le aree periferiche, sia per quanto riguarda gli appartamenti che gli immobili a destinazione industriale, considerati più interessanti che in passato.

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