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21 Febbraio 2017

Simoncini: boom di infortuni sul lavoro a gennaio

di Sandro Simoncini, docente di Urbanistica e Legislazione Ambientale presso l'università Sapienza di Roma

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L’anno si è aperto in maniera drammatica sul fronte degli infortuni sul lavoro: a gennaio, infatti, le denunce sono state 47.027 contro le 40.970 registrate nel primo mese del 2016. Un’impennata del 14% che non solo consolida ma, anzi, aggrava la situazione già estremamente preoccupante che si era delineata nell’ultimo semestre dello scorso anno. Addirittura quasi raddoppiati gli incidenti mortali, passati da 37 a 69. Questi dati, per quanto parziali, devono imporre una riflessione e far scattare delle contromisure: l’Italia non solo si conferma come uno tra i Paesi più esposti dell’Unione Europea in fatto di prevenzione e sicurezza professionali, ma sta subendo un’inversione di tendenza che non è certo spiegabile con qualche migliaio di posti di lavoro guadagnato nell’ultimo periodo.

Elaborando i dati dell’Inail emerge come sia quello industriale il settore maggiormente in affanno: pagano dazio soprattutto le realtà imprenditoriali del Nord della Penisola, mentre va sottolineato come le tipologie professionali che fanno registrare gli incrementi più significativi siano quelle rappresentate da donne e da lavoratori extracomunitari. Segnali incoraggianti arrivano dall’agricoltura, comparto, va detto, caratterizzato da un diffuso ricorso al lavoro irregolare che certamente ne attenua la severità dei numeri.

Considerando il parallelo aumento delle malattie professionali, oltre il 5% in più rispetto a dodici mesi fa, è chiaro come si stia accentuando il malcostume di tagliare o rendere meno cogenti le politiche sulla sicurezza, soprattutto da parte di aziende fiaccate da una crisi economico-finanziaria di medio-lungo periodo. Per limitare certe tentazioni, oltre a un’intensificazione dei controlli e delle ispezioni, non c’è dubbio che vada alimentata una politica fiscale amichevole nei confronti delle realtà più virtuose, prevedendo meccanismi premiali più consistenti in particolare in occasione di bandi indetti da soggetti della pubblica amministrazione.

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