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29 Marzo 2017

Silvano Toti (Holding) risponde a Puri Negri (Aedes) su Assoimmobiliare

di Pierluigi Toti, presidente Silvano Toti Holding

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Riceviamo e pubblichiamo come stabilito dalla normativa vigente:

Caro Maurizio Cannone,  Direttore di Monitorimmobiliare  

Le sarei grato se volesse pubblicare la lettera aperta che ho inviato ai soci di Assoimmobiliare, nella speranza che questa possa dare un contributo a supporto della salvaguardia e della crescita della Associazione faticosamente ottenuta grazie all'impegno del Presidente e degli Organi deputati.

Grazie.

Pierluigi Toti

Cari Amici,

Preliminarmente osservo che l’attenzione e la passione che tutti Voi ponete sul rinnovo delle cariche associative conferma che il lavoro svolto in questi anni dal nostro Presidente e dal Direttore Generale ha accresciuto e stabilizzato un forte sentimento di appartenenza

Me ne compiaccio e ringrazio chi lo ha consentito.

Credo che la nomina del Presidente e la scelta della Governance siano frutto del programma che dobbiamo previamente condividere.

L’obiettivo primario da raggiungere è quello di qualificarci sempre più agli occhi dei nostri Interlocutori (Governo - Istituzioni etc). come controparti imprescindibili per la crescita del Paese.

Per fare ciò dobbiamo puntare ancora e sempre più sulla valenza sociale, economica e culturale delle nostre richieste e delle nostre proposte.

Imprescindibile quindi avere un programma chiaro e condiviso su cosa si debba chiedere nel breve, medio e lungo periodo.

Se oggi mi si chiedesse di condividere le priorità da affrontare attraverso il lavoro degli Attori della nostra Filiera, risponderei:

-Fiscalità.

-Riqualificazione, rigenerazione e messa in sicurezza del territorio urbano oggi abbandonato dalle Amministrazioni Centrale e Locali, anche attraverso la demolizione e ricostruzione, cercando – ove possibile – di evitare il consumo di nuovo territorio.

-Efficientamento energetico per trasformare il patrimonio edilizio attualmente in disuso in patrimonio moderno, degno di un contesto europeo e ad alta efficienza energetica.

-Poche leggi, semplici e chiare (senza troppe mediazioni politiche che finiscono  per renderle di non univoca interpretazione) che armonizzando la normativa a livello nazionale ottengano l’obiettivo VERO di obbligare la Burocrazia viziata (probabilmente da noi stessi) a facilitare la realizzazione delle iniziative  in tempi “economicamente sostenibili”.

-Attivazione di un nuovo rapporto con le Banche che supportano le iniziative. Convincerle nel loro stesso interesse a scendere in campo a fianco degli operatori per sensibilizzare le Amministrazioni (che spesso sono le stesse che le Banche finanziano a vario titolo) ad esaurire il processo autorizzativo in tempi “economicamente compatibili” con il piano industriale. Nel nostro Settore ci sarebbero meno NPL da smaltire, meno Banche in crisi e meno lavoratori disoccupati.

-Soluzionare il problema della casa in affitto non solo per la classe meno abbiente (c.d. Social Housing) ma anche per la classe media realizzando quella integrazione sociale tra ceti economici limitrofi in un unico insediamento urbano, sull’esempio di quanto avviene nelle grandi metropoli europee.

-Definire un ruolo della CDP che aiuti l’operatore, solo in una fase inziale e con equa remunerazione, nella interlocuzione con il sistema finanziario (una sorta di SACE IMMOBILIARE).

-Instaurare un diverso rapporto di fare “sistema” tra pubblico e privato anche attraverso una maggiore riconosciuta dignità ai lavoratori del pubblico impiego senza la quale il Paese non potrà mai decollare.

Per proporre e raggiungere questi risultati, dobbiamo aumentare sempre più la nostra credibilità presso le Istituzioni anche attraverso, quando necessario, un confronto di denuncia delle manchevolezze e responsabilità.

Non dobbiamo dimenticare che la Politica ci starà ad ascoltare “sempre e comunque” perché è nel suo DNA e perché in Italia i Governi cambiano purtroppo con molta frequenza e di conseguenza si dimostreranno sempre interessati ad una interlocuzione politica con la nostra Filiera.

Però dobbiamo pretendere che quello che promettono lo mantengano e se non lo fanno la nostra denuncia deve essere forte e severa ma per rimproverare con forza e severità dobbiamo noi essere i primi ad essere severi con noi stessi sulla qualità ed oggettività delle richieste che avanziamo. Solo così saremo liberi di battere i pugni sul tavolo se all’occorrenza.

Riassumendo e concludendo ritengo che le priorità e le conseguenzialità siano:

-Poche persone autorevoli che previamente condividano il programma e le modalità di attuazione.

Sarà poi semplice concordare sulla nomina  del Presidente e sulla Governance.

Chiedo venia per essermi dilungato in problematiche forse non del tutto di mia competenza, ma la stima verso le persone a cui mi rivolgo ed il senso di chiarezza e trasparenza che mi sono propri mi hanno a ciò indotto, sperando di avere agito per il meglio.

P.S.

In cambio in questi anni di Consigliere con delega all’Armonizzazione delle politiche territoriali ho (e mi scuso con Voi) scritto poco!!

Grazie ed un caro saluto a tutti.

Pierluigi Toti

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