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20 Agosto 2017

Sgomberato dagli abusivi (dopo 4 anni) edificio di Idea Fimit

di Maurizio Cannone

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Sono stati necessari 4 anni per liberare l’edificio di via Curtatone a Roma, zona stazione Termini, di proprietà del fondo immobiliare Omega gestito da Idea Fimit Sgr. Alle prime luci di sabato, operazione in grande stile da parte di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza che hanno sgomberato 800 occupanti, di nazionalità in prevalenza etiope ed eritrea.

Per l’ordine pubblico è indubbiamente un evento importante che rimette in sicurezza una zona non facile della Capitale. Anche se resta aperto il tema dell’accoglienza degli sfollati, in gran parte regolari, ai quali non è stata ancora indicata una soluzione abitativa.

Dal punto di vista della proprietà, gestita da Idea Fimit come dicevamo, la notizia è molto positiva perché torna in possesso di un bene che negli ultimi 4 anni, oltre a non aver prodotto gettito, ha rappresentato un costo. Se si mettono in fila i numeri si comprende meglio quanto è costata l’occupazione. L’edificio è composto da 8 piani, per circa 32.000 metri quadrati. Tra mancati introiti da locazione, danni alla struttura che con ogni probabilità saranno accertati, spese legali e di gestione dell’emergenza, tassazione (perché l’Imu si paga lo stesso) questa vicenda ha portato in bilancio almeno una decina di milioni di perdite.

Ora si cambia, per fortuna, ma serve riflettere. È possibile che l’emergenza abitativa, ora anche dei rifugiati, sia sempre lasciata sulle spalle dei privati? Grandi o piccoli proprietari che siano, è tollerabile che le occupazioni si protraggano così a lungo? Va bene che l’immobiliare mostra qualche timido segnale di ottimismo, ma se i bilanci vengono appesantiti da oneri che sarebbero a carico dello Stato, tutto diventa sempre più difficile.

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