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26 Gennaio 2015

Scommessa Congo: più export italiano con edilizia e infrastrutture

di C.P.

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E' partita la missione organizzata dal Governo Italiana che resterà in Congo dal 25 al 27 gennaio 2015

Sace, che fa parte dell'iniziativa, azzarda una stima sul giro d'affari che il mercato del Paese africano potrebbe rappresentare per l'export made in Italy.

Le esportazioni italiane verso la Repubblica del Congo potrebbero infatti mettere a segno una crescita pari a circa 80 milioni di euro tra il 2015-2017, se riuscissero a cogliere il trend della domanda di beni da importare espressa dal Paese.

L’export italiano nel Paese, pur mantenendosi ancora su livelli piuttosto bassi (intorno ai 240 milioni di euro), sta già registrando una crescita a ritmi sostenuti, con tassi a due cifre nei primi dieci mesi del 2014 e performance positive in settori quali la meccanica strumentale, trainata dai macchinari agricoli e tessili, i mezzi di trasporto e i metalli.

Ma c'è spazio per fare di più.

Driver principale delle opportunità per le imprese italiane è il piano di investimenti pubblici varato dal governo locale per sviluppare una rete di infrastrutture di base, trasporti ed energia.

In prima fila anche le potenzialità di settori come costruzioni e turismo sulla scia degli attesi All-Africa Games, le olimpiadi africane, che saranno ospitate proprio a Brazzaville il prossimo settembre. Iniziative che rientrano tutte in una strategia di maggior diversificazione dell’economia congolese, con l’obiettivo primario di ridurne la vulnerabilità rispetto all’andamento delle materie prime e colmare gap socio-economici nella popolazione.

Il Paese ha registrato infatti tassi di crescita negli ultimi cinque anni superiori al 3%, trainati proprio dalla performance del settore degli idrocarburi, che contribuiscono da soli all’85% dell’export totale e il 50% del Pil.

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