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4 Novembre 2016

Salini Impregilo, al via la costruzione della diga più alta al mondo

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Sono partiti I lavori per la costruzione della diga più alta del mondo. Il via libera a Rogun, la diga alta 335 metri e con un volume di 74 milioni di metri cubi di materiale alluvionale, roccia e nucleo impermeabile, che sarà costruita in Tagikistan dal Gruppo Salini Impregilo, è stato dato dal presidente Emomali Rahmon.

Nel suo discorso, il presidente ha sottolineato che Rogun HPP (Hydropower Project) risponde alle nuove tendenze di una green economy basata sull'uso di fonti energetiche rinnovabili, che permetteranno di ridurre le emissioni di anidride carbonica.
 
Claudio Lautizi, General Manager International Operations Salini Impregilo: "La deviazione del fiume Vakhsh è stata realizzata per mezzo di tunnel di deviazione nella spalla sinistra della montagna, nel quale è stato fatto confluire il fiume, consentendo di mettere all'asciutto la zona dove vanno costruite le fondazioni della diga. Si tratta di un’opera estremamente complessa attraverso la quale bisogna gestire l’impeto del fiume".

Rogun HPP, la cui realizzazione costerà 3,9 miliardi di dollari, raddoppierà la capacità di generazione elettrica del Paese e diventerà la più grande centrale idroelettrica della regione, dando un forte impulso sullo sviluppo del Tagikistan.

Salini Impregilo è il contractor EPC (Engineering, Procurement and Construction) di questo progetto che prevede la conclusione della Fase I dei lavori, con la messa in funzione di due delle sei turbine previste, nell'aprile del 2019.

Per terminare il lavoro bisognerà aspettare circa sette anni. Una volta completati i 61,2 milioni di metri cubi di materiale alluvionale, roccia e nucleo sarà operativa quella che diventerà la diga più grande del mondo.

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