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20 Novembre 2017
Rics: nuove strategie per edifici a energia efficiente (Report)
di A.T.
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Secondo l’Intergovernmental Panel on Climate Change il settore delle costruzioni consuma fino al 40% dell'energia mondiale, con emissioni globali di gas serra fino al 30%.
Si stima inoltre che l'Unione europea dovrà investire 100 miliardi all'anno in ristrutturazioni ed efficientamento energetico per raggiungere gli obiettivi ambientali che si è posta.
La Commissione europea chiede maggiori investimenti privati, nonostante la Ue abbia aumentato la quantità di fondi pubblici disponibili per l'efficienza energetica.
La riduzione dell’impatto ambientale necessita di una strategia data-driven che il Royal Institution of Chartered Surveyors ha presentato alla Climate Change Conference di Bonn.
Nel report “Global Trends in Data Capture and Management in Real Estate and Construction”, il Rics insiste sulll’esigenza di una strategia di raccolta e gestione dei big data ritenendola ancora troppo poco sfruttata dal settore immobiliare.
La raccolta di dati relativi all'intero ciclo di vita di edifici e costruzioni permetterà di individuare le azioni chiave: ridurre le emissioni nocive, costruire edifici ad alta efficienza energetica e fare in modo che il settore edilizio dia un contributo tangibile all'attuazione dell'accordo di Parigi sul clima.
Ursula Hartenberger, Rics Global Head of Sustainability: “All'interno di Global Abc, Rics fa parte di un gruppo di lavoro dedicato a misurazioni, dati e responsabilità. Basato su un ampio sondaggio globale tra i nostri stakeholder, il report mette in evidenza che raccogliere, gestire e condividere i dati nel settore può dare un importante contributo agli obiettivi ambientali mondiali. Dati migliori significano maggiore trasparenza del mercato, processi decisionali più informati e consapevoli, riduzione dei rischi dell’investimento e capacità di monitorare e misurare gli obiettivi fondamentali stabiliti nell'accordo di Parigi”.
Zsolt Toth, portavoce di Rics: “Chi concede prestiti ipotecari ha un evidente interesse per lo stato degli immobili in Europa. Gli investimenti nell’efficientamento energetico degli edifici possono aiutare a liberare liquidità per chi ci vive, abbassando le bollette e, soprattutto, riducendo la svalutazione del valore dell’immobile a lungo termine. Di conseguenza si riduce il rischio di credito, con un effetto win-win per finanziatori, investitori, consumatori e clima. Tuttavia, un prerequisito fondamentale per il valutatore nel quantificare il potenziale aumento di valore è la disponibilità di dati sia riguardo alla costruzione dell’immobile, sia riguardo alle specifiche finali. Il feedback che abbiamo ricevuto dai valutatori indica che, al momento, una raccolta e gestione coerente dei dati e delle informazioni non sono ancora la prassi standard nel mercato europeo”.
Scarica il report
Allegati:
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