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23 Luglio 2016

Renzi sulla logistica Amazon, un piazzista di provincia

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La buona notizia è che Amazon ha investito 150 milioni di euro in Italia. In dettaglio, nel Polo Logistico Roma Nord di proprietà di SECI Real Estate, che fa capo al Gruppo Maccaferri. Un’operazione da 70.000 mq e da 1.200 posti di lavoro entro tre anni. Complimenti a SECI che ha battuto la concorrenza con un prodotto di alta qualità e una location strategica.

Questi sono i fatti.

I problemi nascono dai commenti di chi dovrebbe guidare il Paese.

Cominciamo col dire il presidente del Consiglio Renzi conviene a tutti che resti al suo posto a lungo, perché non ci si può permettere ulteriore instabilità.

Detto questo, Renzi si è dimostrato un piazzista di provincia in questa occasione. Senza mancare di rispetto ai lavoratori della categoria.

Come sua abitudine, su Facebook ha commentato l’operazione, testuale:

“Oggi ho accolto a Firenze Jeff Bezos, il fondatore di Amazon. L'ho accompagnato a visitare Palazzo Vecchio e gli Uffizi e abbiamo condiviso alcuni pensieri sul futuro davanti a una pappa col pomodoro e un bicchiere di rosso toscano. Jeff ha portato con sè tre buone notizie. La prima è un investimento a Rieti con oltre mille posti di lavoro. La conferma che l'Italia e il Lazio (grazie, presidente Zingaretti!) possono attrarre investimenti internazionali e creare posti di lavoro che è la vera priorità per l'Italia. La seconda riguarda Torino dove Amazon aprirà un centro di ricerca per l'intelligenza artificiale di grande interesse: merito della qualità del capitale umano presente nelle università del capoluogo piemontese e del buon lavoro fatto insieme in questi mesi. La terza riguarda Diego Piacentini, un italiano che è uno dei top manager di Amazon e che lascerà Seattle dal 17 agosto per assumere l'incarico di Commissario per l'Italia digitale".

Questo il commento. Ma possiamo continuare in questo modo? Politici, ma fanno lo stesso molti dirigenti d'azienda, sempre a prendere meriti inesistenti per avvenimenti assolutamente casuali.

Perché la logistica, nonostante i governi, tutti, abbiano fatto assolutamente nulla, è un settore che corre in tutto il mondo. E quindi a cascata anche in Italia. Ma non è un merito del Paese, è semplicemente una conseguenza del nuovo commercio: compro su internet e la merce mi arriva tramite corriere. E un magazzino di deposito dove stoccare i prodotti e far partire i camion serve per abbattere i costi e velocizzare le procedure. Punto. Amazon ha fatto la stessa operazione, e da tempo, in tutto il mondo (Grecia compresa). Renzi deve prendere atto che il suo interveneto è stato pari a zero nell’operazione.

Non è abbastanza chiaro? Il giorno dell’incontro con Renzi, il numero di uno di Amazon Jeff Bezos, ha annunciato nuovi investimenti per 3 miliardi di dollari in India. Per sviluppare la logistica del suo ecommerce. Nel 2014 aveva investito 2 mild. Bezos è forse amico del premier indiano? Probabilmente no, ma in India ha fatturato 6 mld nel 2014 e 16 nel 2015. Da qui l’esigenza della logistica.

Quindi, complimenti ancora a SECI che ha battuto la concorrenza facendo bene il suo lavoro, ma i politici di tutti i livelli non prendano meriti che non gli appartengono. Il mondo va avanti comunque e i meriti sono soltanto di chi lavora, nonostante tutto.

Un pensiero infine al nuovo Commissario per l'Italia digitale, Diego Piacentini, voluta dal premier per realizzare lo sviluppo del Paese. Sicuramente un grande professionista, attuale top manager di Amazon. Che possa cambiare anche una sola virgola in Italia, appare missione impossibile. Ne sono già passati mille per questa strada. Il nome di prestigio come salvatore della Patria, almeno per un settore. Forse qualcuno ricorderà Carlo Cottarelli, arrivato dal Fondo Monetario Internazionale nel 2014 come commissario alla spending review. E’ tornato al suo lavoro negli Stati Uniti, il suo lavoro cestinato.

Auguri a Piacentini.

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