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27 Maggio 2017

Real Estate e risparmio gestito insieme verso un nuovo mercato

di Luigi Dell'Olio, Monitorimmobiliare

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“Lo scenario internazionale è ricco di incognite, ma è anche vero che la crescita economica si va consolidando. Occorre trovare una dimensione di sviluppo della globalizzazione che non sia ideologica, ma che consideri aspetti positivi e negativi di quanto sta accadendo”. È uno dei concetti espressi da Giulio Tremonti nell’intervento di apertura di Re Italy 2017-edizione primaverile, che ha messo per la prima volta a confronto non solo i protagonisti del mercato immobiliare in Italia, ma anche quelli del risparmio gestito, a evidenziare il rapporto sempre più stretto tra i due ambiti.

I rischi della finanziarizzazione

Tremonti ha puntato l’indice contro la finanziarizzazione dell’economia, che può creare distorsioni se non ben governata. “Quando parlo con gli interlocutori internazionali, si registra una generale preoccupazione in due direzioni: Italia e Corea del Nord. Provo a convincerli che l’Italia non è messa così male come appare e che la Corea del Nord è una tigre di carta nelle mani di Pechino”. Piuttosto la preoccupazione di Tremonti è verso il modello di sviluppo della globalizzazione adottato dalla caduta del Muro di Berlino in avanti: “Non sono contro la globalizzazione come processo economico, ma contro l’ideologia della globalizzazione, che porta benefici ad alcuni, ma anche problemi ad altri”. Per Tremonti, l’ingresso in una dimensione della storia “non può essere governato dal politically correct, nascondendo sotto il tappeto i problemi”. Né la soluzione può essere nell’eccesso di regole che ha caratterizzato gli ultimi anni: “E’ sbagliato credere che la democrazia sia un valore per tutti. Si tratta non di un prodotto da esportare, ma di un processo, che richiede tempi differenziati per ciascun Paese e popolo”.

Real estate in ripresa

La giornata è andata avanti tra tavole rotonde e momenti di approfondimento sui grandi temi dell’immobiliare e del risparmio gestito. La sensazione diffusa è che sul versante immobiliare vi siano segnali di risveglio, anche se non in maniera generalizzata. Continua a crescere l’interesse degli investitori verso i grandi progetti di riqualificazione e i trophy asset, mentre restano i problemi legati alla burocrazia e alle lunghezze della giustizia nazionali. È il quadro emerso nel corso di RE Italy 2017, edizione primaverile, evento organizzato a Milano, presso la sede di Borsa Italiana da Monitorimmobiliare.it e Monitorisparmio.it.

Finanza immobiliare tra luci e ombre

Luca Dondi, amministratore delegato di Nomisma, ha presentato l’ultimo Rapporto sulla finanza immobiliare in Italia, segnalando le indicazioni di risveglio in atto – grazie soprattutto al miglioramento del clima di fiducia da parte di imprese e famiglie -, ma anche i ritardi nel rinnovamento dell’offerta di mercato che lascia indietro il nostro Paese nel confronto internazionale.

Nel corso della giornata vi è stato spazio anche per approfondimenti sui temi del risparmio gestito, a cominciare da un focus sui Pir, che stanno riscuotendo un grande successo sul mercato, come sottolineato da Marco Rosati, Amministratore Delegato Zenit Sgr, che ha auspicato una maggiore attenzione per le Pmi italiane verso il mercato dei capitali. Un’opinione condivisa da Alberto Zorzi, Vice Direttore Generale Direzione Investimenti di Arca Fondi Sgr, che ha sottolineato come oggi sul mercato vi sia un’offerta molto ricca di strumenti per diversificare le fonti di approvvigionamento del credito rispetto al canale bancario. 

Roberto Reggi, Direttore Agenzia del Demanio, ha presentato i piani di rigenerazione urbana che – tra le altre cose – prevedono una razionalizzazione della spesa pubblica per affitti passivi, con la collaborazione di soggetti privati.

“L’interesse mostrato dagli operatori di mercato, con oltre 1.100 accrediti, testimonia che il mercato immobiliare è in una fase di forte evoluzione. Ci sono segnali di risveglio che meritano di essere rafforzati”, è la conclusione di Maurizio Cannone, direttore di Monitorimmobiliare.it e Monitorisparmio.it. “Real estate e risparmio gestito sono due settori in progressivo avvicinamento tra loro, con prodotti e strategie aziendali nuovi”.

Le Interviste


Giulio Tremonti, avvocato ed ex-ministro degli Esteri

“Quando parli con investitori, mi dicono: la situazione a livello internazionale va bene, ci sono solo due problemi. 

L’Italia e la Corea del Nord. Cerco di spiegare che l’Italia è un caso meno drammatico di come credono loro e che la Corea è un falso problema, si tratta di una tigre di carta in mano alla Cina. Invece nel mondo c’è un grande disordine: i fatti di questi giorni lo dimostrano”.

Roberto Reggi, direttore Agenzia del Demanio

“La rigenerazione urbana è l’occasione per razionalizzare gli spazi e ridurre gli affitti passivi. Andiamo a rigenerare comparti di città che oggi sono un vuoto urbano. Lo facciamo in collaborazione con soggetti privati che puntando al rendimento. 

Un’unione di intenti e una collaborazione che stanno dando risultati positivi non solo nelle grandi città come Milano e Roma, ma anche nei centri di medie dimensioni”.

Paola Ricciardi, managing director di Reag

“C’è un grande interesse degli investitori stranieri verso il nostro Paese. Non si tratta di un fenomeno recente, ma già da qualche anno c’è attenzione verso gli asset italiani. 

Oggi la competizione è diventata molto forte, per cui si cercano nicchie di mercato. Non sempre è facile trovare prodotti adeguati alle aspettative. Tra i settori più interessanti vi sono le residenze concepite in maniera innovativa rispetto al concetto tradizionale di residenziale”.

Vincenzo Albanese, amministratore unico di Sigest

“Dal mercato arrivano segnali positivi, soprattutto per la città di Milano che è al terzo anno consecutivo di crescita. Ma ci sono spazi per crescere ancora. Notiamo una decisa ripresa dei valori relativi alle nuove iniziative”.

Mario Abbadessa, amministratore delegato di Hines Italia:

“Nel corso del convegno  ‘Le nuove città, tra pubblico e privato: I casi Roma e Milano’ si è discusso dell’evoluzione urbanistica nelle due principali città italiane. Come società puntiamo a replicare gli 800 milioni di investimenti del 2016 puntando su soluzioni permanenti e residenze da locare nel lungo termine. Con il trascorrere del tempo saremo sempre meno un popolo di proprietari di casa. La cultura del prodotto immobiliare sta cambiando”.

Questo articolo, con le videointerviste, è presente su REview di questa settimana. Leggi gratuitamente il numero completo!

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È online il nuovo numero di REview. Questa settimana:   Student Housing: accordo per 800 nuovi