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23 Gennaio 2017
RE ITALY, il perché di un grande successo per l'immobiliare
di Maurizio Cannone, direttore Monitorimmobiliare
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Un grande sforzo che gli operatori del Real Estate hanno dimostrato di apprezzare sempre di più, l’appuntamento semestrale di RE ITALY. Ringraziamo chi ha partecipato, i nostri abbonati, gli sponsor dell’evento, i media, tutti i soggetti che hanno reso possibile che gli operatori italiani si potessero incontrare in un contesto di prestigio.
La capienza massima di Borsa Italiana, Palazzo Mezzanotte, è di 450 persone. A RE ITALY del 19 gennaio ne sono entrate 541 (un grazie a Borsa Italiana per essere stata in qualche modo flessibile). Tutte le aziende del settore erano presenti con almeno un rappresentante. Per i legali del Real Estate abbiamo registrato la partecipazione del 100% degli studi presenti in Italia, gran parte dei quali hanno dato vita a un convegno specifico. E per la prima volta il risparmio gestito ha incontrato l’immobiliare. Monitorimmobiliare crede molto in questo avvicinamento e continuerà a sviluppare entrambi i temi per creare opportunità di business a favore delle rispettive industrie. Non a caso ha partecipato, per la prima volta come relatore, Castello Sgr in rappresentanza delle Sgr di Assogestioni.
La quarta edizione di RE ITALY organizzata da Monitorimmobiliare rappresenta un giro di boa. Giro di vite per la partecipazione istituzionale, è stato invitato sul palco solo il senatore Gibiino in qualità di responsabile dell’Osservatorio Parlamentale Immobiliare, e addio alle parate formali. Daremo sempre massimo spazio alle associazioni che si dimostrano realmente attive, ma nessuna apertura di credito a prescindere. Ance, Confedilizia, Fiaip, Fimaa e le tante altre che hanno partecipato, e che ringraziamo per il loro impegno, sono importanti per la rappresentanza, per il supporto agli operatori, per il ruolo di confronto con le istituzioni. Il tutto misurato dai risultati concreti ottenuti.
Ma i veri protagonisti sono gli operatori. Senza le aziende non esiste il sistema. E a RE ITALY anche questa volta le imprese che lavorano davvero si sono incontrate con successo.
Le associazioni senza consenso e associati sono nulla, sono solo l’espressione di chi le gestisce. Un po’ quanto sta accadendo con la politica. Troppo spesso autoreferenziali e inutili. Anzi, controproducenti. E le aziende, proprio in questi giorni stanno scegliendo se sono soddisfatte di essere rappresentate da alcune associazioni o meno. Ne vedremo delle belle.
Per RE ITALY, il futuro è di ulteriore crescita qualitativa. Lo scorso giugno era stato annunciato il coinvolgimento di talune associazioni per rendere l’appuntamento rappresentativo di tutti gli operatori italiani. Diciamo che qualche pezzo si è perso per strada e all’annuncio, che altri avevano fatto, non sono seguiti i fatti. Molto meglio così
La prossima edizione di RE ITALY, tra fine maggio e inizio giugno, vedrà l’entrata di operatori specializzati. Ci sono diverse opzioni sul tavolo e rimandiamo l’annuncio a quando le cose saranno effettivamente operative. Certo è che Monitorimmobiliare farà di tutto per sviluppare e mantenere totalmente in mani italiane l’evento del settore.
Grazie ancora a tutti.
È online il nuovo numero di REview. Questa settimana: Student Housing: accordo per 800 nuovi
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