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28 Agosto 2015

Raffica di accuse dal Fatto all'immobiliare. Perché gli interessanti non rispondono?

di Maurizio Cannone

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Oggi Il Fatto pubblica un articolo pesante per il settore, dal titolo “Fondi immobiliari, chi paga il conto delle svendite di banche e grandi aziende”.

 

Si parla di valutazioni ridicole effettuate dagli advisor, di cessioni a prezzi stracciati o esorbitanti, di persone coinvolte in operazioni scorrette.

 

Insomma un fiume di accuse pesanti, ma descritte con estrema precisione, che meritano una presa di posizione da parte degli interessati.

 

Leggi l’articolo

 

Come troppo spesso accade, però, il settore immobiliare sembra incapace di rispondere alle accuse.

 

Salvo rare eccezioni, non esistono unità di crisi con lo scopo di replicare rapidamente ed evitare cadute reputazionali (che sia il 28 agosto non è che un’aggravante per chi preferisce l’ombrellone senza curarsi del resto).

 

E questo presta il fianco ai detrattori. Specie in questo caso in cui sarebbe davvero semplice replicare coi numeri ad accuse infamanti. Il risultato, altrimenti, è che si consolidi l’opinione comune, che l’articolo riassume così: “ti svendo gli immobili, ti pago affitti da strozzo, ma tu poi mi paghi salatissimi interessi. Lavoriamo tutti, ci prendiamo il premio a fine anno e i fondi pensione pagano”.

Perché in questo settore non mancano le persone serie che con questo approccio non vogliono avere nulla a che fare. 

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