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17 Ottobre 2017

Oice: rallentano le gare pubbliche di ingegneria e architettura

di A.T.

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L’Osservatorio Oice/Informatel rileva un rallentamento in settembre delle gare di progettazione ingegneristica e architettonica, che fanno segnare un -12,7% nel numero rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il valore dei concorso cresce invece del 56,8% rispetto a settembre 2016. Nei nove mesi del 2017 quantità e qualità segnano rispettivamente +28,9% e +103,2% sul 2016. Al calo del primo aspetto corrisponde l’andamento positivo del secondo nelle gare di sola progettazione: in settembre sono state 274 (di cui 39 sopra soglia) per un importo di 37,5 milioni: rispetto al 2016 -12,7% la quantità e +56,8% il loro valore. Tutto in campo negativo il confronto con il precedente mese di agosto: -23,0% le gare e -50,8% la qualità. 

Si mantiene positivo l’andamento delle gare di sola progettazione pubblicate nei primi nove mesi del 2017: se ne contano 2584, per 444,4 milioni, con una crescita numerica del 28,9% e del 103,2% nel valore rispetto ai primi nove mesi del 2016. 

Gabriele Scicolone, presidente Oice: “Dopo i picchi di crescita dei mesi centrali del 2017, chi si aspettava un crollo del mercato in settembre è rimasto deluso: solo un ripiegamento nel numero, ma l’andamento si mantiene qualitativamente positivo. Vanno affiancati interventi di sostegno a partire innanzitutto dalle risorse. Come è noto esistono diversi fondi per la progettazione. Si sta ragionando - in sede di legge di stabilità - sulla possibilità di unificarli per razionalizzare le procedure di assegnazione delle risorse, una ipotesi che ci vede favorevoli se la proposta verrà indirizzata su nuovi interventi per i quali oggi gli enti locali non hanno risorse per fare partire i progetti. Con risorse certe da assegnare all'affidamento di incarichi di ingegneria e architettura potranno essere avviati importanti interventi anche nei settori delicati del dissesto idrogeologico e della sicurezza sismica. L'importante però è che si risolva alla radice la criticità determinata dalla sentenza del Consiglio di Stato sulla asserita gratuità delle prestazioni, una tesi folle che non tiene conto delle novità del decreto correttivo e che è necessario stroncare prevedendo d'urgenza la sanzione della nullità del contratto che non preveda corrispettivi o corrispettivi irrisori imposti dalla stazione appaltante. Il prezzo non può essere azzerato per semplici ragioni di risparmio sulla spesa pubblica".

Le gare italiane pubblicate sulla gazzetta comunitaria sono passate dalle 363 unità dei primi nove mesi del 2016, alle 637 dei nove mesi appena trascorsi, con una crescita del 75,5%. Nell’insieme dei paesi dell’Unione Europea il numero dei bandi presenta, nello stesso periodo, una crescita del 30%. Ciò nonostante l’incidenza del nostro Paese continua ad attestarsi su un modesto 3,3%, dato di gran lunga inferiore rispetto a quello di paesi di paragonabile rilevanza economica: Francia 27,6%, Germania 22,0%, Polonia 11,6%, Svezia 4,4%. Nei primi nove mesi del 2017 il valore delle gare miste, cioè di progettazione e costruzione insieme (appalti integrati, project financing, concessioni di realizzazione e gestione) ha superato i 5 miliardi, con un calo del 32,1% sul 2016. Gli appalti integrati da soli mostrano rispetto ai primi nove mesi del 2016, cali numerici del 77,8% e di valore del 74,3%.

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