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14 Dicembre 2018

Offerta Pessina Costruzioni su intero gruppo Tecnis di Catania

di G.I.

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La lunga crisi della Tecnis di Catania, in corso dal 2016 con l'amministrazione giudiziale e ora (dall'8 giugno 2017) in amministrazione straordinaria "Legge Marzano", sembra volgere verso il lieto fine.

L'amministratore Saverio Ruperto ha comunicato ai sindacati, al tavolo di crisi convocato al Ministero dello Sviluppo (Mise), che in risposta alla procedura di vendita degli asset aziendali rimasti sono pervenute diverse offerte vincolanti, serie e interessanti, di cui una per l'intero pacchetto di contratti e personale della Tecnis, da parte di Pessina Costruzioni Spa di Milano. Le altre offerte, su due parti separate degli asset di Tecnis, sono venute dalla Arechi di Salerno e dalla D'Agostino spa di Montefalcione (Avellino). In entrambe le opzioni, vendita unica o con due acquirenti, gli attuali 163 dipendenti del gruppo Tecnis sarabbero mantenuti, e i cantieri proseguiti. L'offerta per l'unicum si aggira sugli 8-10 milioni di euro.

Ruperto ha annunciato l'intenzione di aggiudicare la gara entro Natale, e poi - previa autorizzazione del Mise - di firmare il contratto a gennaio. Nel pacchetto messo in vendita risultano circa 1,8 miliardi di euro di commesse (valore residuo per Tecnis calcolato da Kpmg), di cui 570 milioni di lavori e 1.235 mln di fatturato previsto nelle concessioni. La Tecnis era fino al 2015 l'impresa di costruzione n.15 in Italia per fatturato, la prima al Sud, con valore della produzione oltre 300 milioni di euro nel 2013 e 2014. Poi la pesante crisi di commesse e di liquidità che ha portato all'amministrazione giudiziaria nel 2016 (sempre affidata a Ruperto) e dall'8 giugno 2017 il commissariamento Marzano (decreto firmato dal Ministero Carlo Calenda).

Tra i lavori in corso da parte di Tecnis l'anello ferroviario di Palermo (80 mln residui), un lotto del nodo di Bari per Rfi (80 mln), il completamento della metropolitana di Catania. Poi infrastrutture stradali, residuo 55,2 milioni (Sal medio 41%), tra cui la Tiburtina a Roma e lotti per l'Anas in Campania; opere marine, residuo Tecnis 154,5 milioni (Sal medio 17%), tra cui il tunnel stradale per il porto di Salerno (70 mln). In questi ultimi due 'cluster' un lotto stradale da 18 mln e un'opera marittima da 56,2 costituiscono il 'Ramo Campania' affittato a terzi. Poi costruzione di ospedali 181,6 milioni (avanzamento medio 6%), tra i quali il nuovo ospedale di Gioia Tauro, ancora da avviare. Poi c'è il gruppo delle concessioni: due gestioni portuali, due concessioni di costruzione e gestione ospedaliere (ospedali Regione Calabria in Ppp), un interporto. Kpmg calcola un valore residuo di 1.235 milioni, che si riferisce al fatturato stimato, cumulato, per tutto il periodo di gestione.

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