Ultime notizie

22 Marzo 2017

Nomisma: in aumento le compravendite residenziali nel 2017 (Video)

di J.B.

Condividi:
Facebook
Linkedin
Twitter
Whatsapp
16x9
Angle Left
Angle Right
ADV 970x90

Seppur in un quadro di maggiore oculatezza e rigore rispetto al passato, la ripresa in atto presenta tratti di fragilità. Questo il quadro emerso dall'analisi del primo Osservatorio sul Mercato Immobiliare 2017 di Nomisma, presentato oggi a Milano.

 

Per l'Istituto di ricerca bolognese a composizione della domanda rivela non solo il perdurante attendismo della componente di investimento, ma anche l'esposizione del comparto alle scelte delle banche e, più in generale, alla concretizzazione delle aspettative di crescita del Paese.

 

Le compravendite residenziali realizzate nel corso del 2016 sono state 528.865. Per il 2017 Nomisma prevede che il numero totale sarà 565.391, fino a raggiungere quota 616.513 nel 2019.

 

L'incremento delle erogazioni di mutui offre un'immagine del cambio di orientamento e il parziale ripristino di una logica competitiva tra gli istituti usciti indenni dalla lunga fase recessiva. Nel 2016 ne sono stati erogati per 49,3 miliardi (stima Nomisma) e le previsioni per l'anno in corso portano a una cifra totale di 52,1 miliardi.

 

Per il 2019 è prevista un'intensa crescita delle erogazioni, nell'ordine dei 55 miliardi. Secondo le stime Nomisma, l'incidenza delle surroghe e sostituzioni sulle erogazioni totali è stata - nel 2016- del 26,3% (28,4% nel 2015, 7,5% nel 2014). Considerando le erogazioni nette (depurando la componente di surroga e sostituzione) ci si attesta a 36,3 miliardi di Euro nel 2016 (+23,1% di variazione annuale delle erogazioni nette) a differenza dei 29,5 miliardi di Euro del 2015 (+32,0% la variazione annuale rispetto al 2014).

 

L'Osservatorio evidenzia il riprezzamento dei crediti e delle garanzie reali sottostanti, che genera il rischio di un impoverimento generale, quantomeno della componente di ricchezza immobiliare percepita. L'entità di non performing loans che ancora appesantiscono i bilanci bancari sono un serio rischio sistemico.

 

Considerando le variazioni annuali dei prezzi correnti degli immobili si nota come nel 2016 le 13 grandi città (Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Roma, Torino, Venezia) abbiano fatto segnare flessioni dell'1,5% per le abitazioni usate, del 2,3% per gli uffici, dell'1,6% per i negozi e del 4,0% per i capannoni. Passando invece alle 13 città intermedie (Ancona, Bergamo, Brescia, Livorno, Messina, Modena, Novara, Parma, Perugia, Salerno, Taranto, Trieste, Verona) si evidenzia un arretramento del 2,0% per le abitazioni usate, del 2,4% per gli uffici, dell'1,4% per i negozi e del 2,6% per i capannoni.

 

Per le 13 grandi città Nomisma le previsioni dei prezzi medi degli immobili a valori correnti sono - per il 2017 in flessione dello 0,9% per le abitazioni, dell'1,5% per gli uffici e dello 0,9% per i negozi. Per il 2018 le variazioni attese restano in territorio negativo con un -0,2% per le abitazioni, un -0,8% per gli uffici e un -0,1% per i negozi. A partire dal 2019 si dovrebbe tornare su oscillazioni positive pari a +0,4% per le abitazioni e +0,5% per i negozi, mentre per gli uffici è previsto un ulteriore arretramento dello 0,2%.
 


Report e approfondimenti sul tema sarnno presenti su REview di questa settimana.

7x10

È online il nuovo numero di REview. Questa settimana:   Student Housing: accordo per 800 nuovi