Société Générale chiude i primi nove mesi dell'anno con utili per 2,1 miliardi, in crescita rispetto ai 755 milioni dell'anno precedente. Nel terzo trimestre l'utile ammonta a 295 milioni per l'effetto, una tantum, di un accantonamento sulle dta di 270 milioni e per una svalutazione dell'avviamento da 340 milioni delle attività in Africa e nel bacino del Mediterraneo. Senza queste voci – si legge in una nota della banca –, il risultato netto del trimestre sarebbe stato di 905 milioni.
I ricavi dei nove mesi si attestano a 19,1 miliardi, mentre quelli del terzo trimestre calano a 6,2 miliardi (-6,2%). Il costo del rischio nel terzo trimestre viene indicato a 21 punti base con un'aspettativa di calo sotto i 20 punti per l'intero esercizio.
SocGen alla fine dei nove mesi mostra un Cet1 ratio del 13,3%, superiore di 350 punti base alla soglia regolamentare richiesta dalla Bce.
Slawomir Krupa, amministratore delegato Gruppo Société Générale: "Il risultato netto è stato penalizzato dall'effetto negativo delle coperture a breve termine sul margine di interesse sull'attività retail in Francia, il cui impatto ha raggiunto il picco nel terzo trimestre. Comprende inoltre, come annunciato durante il nostro capital markets day, voci contabili eccezionali, senza impatto sul coefficiente patrimoniale o sulla distribuzione agli azionisti".
