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1 Settembre 2017

Sismabonus: Confappi chiede detrazioni più elevate

di J.B.

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Dopo aver assistito al terremoto che ha colpito Ischia, la Confederazione piccola proprietà immobiliare propone l’aumento degli incentivi governativi in tema di sicurezza ed efficienza, per salvaguardare il patrimonio immobiliare del nostro Paese.

Silvio Rezzonico, presidente di Confappi: “Ora più che mai è necessario favorire la diffusione del Sismabonus, magari aumentando la percentuale di detrazione, e attuare un piano di prevenzione sismica che metta in sicurezza edifici e persone. Gli incentivi del Governo sono certamente utili, ma forse occorrerebbe alzare ulteriormente la percentuale e attuare una campagna informativa più capillare”.

La legge attuale prevede per l’adozione di misure antisismiche e verifica sismica degli immobili (interventi eseguiti tra il 1° gennaio 2017 e il 31 dicembre 2021) una detrazione al 50%, su una spesa massima pari a 96.000 euro, ripartita in cinque quote annuali di pari importo nell’anno di sostenimento delle spese e in quelli successivi.

Le opere di adeguamento e verifica possono essere eseguite anche sulle parti comuni degli edifici condominiali, con detrazioni che variano dal 75% (una classe di rischio inferiore) all’85% (due classi di rischio guadagnate), su una spesa massima di 96.000 euro, moltiplicata per il numero delle unità immobiliari che compongono lo stabile.

I condomini, infine, hanno la possibilità di cedere il credito a chi ha eseguito l’intervento o ad altri soggetti privati, ad eccezioni di banche e intermediari finanziari.

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