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7 Marzo 2019

Sisma: Crimi, misure speciali per accelerare ricostruzione

di G.I.

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Una nuova legge entro l'anno sul post-calamità, annunciata dal sottosegretario Vito Crimi, per uscire dalla fase di rallentamento dei lavori di ricostruzione nelle zone del Centro Italia colpite dal sisma oltre due anni fa. Non solo. C'è chi pensa anche allo sviluppo economico: il centro studi bolognese Nomisma ha messo a disposizione un piano di rilancio di quei territori. Dallo sviluppo del turismo attraverso la valorizzazione delle seconde case alla nuova filiera bio, passando per le farmacie rurali, un sistema di trasporti a chiamata e la creazione di 'villaggi Alzheimer', sono otto i progetti proposti da 'Nomisma' nello studio 'Ripartire dopo il sisma', presentato oggi a Roma. Prima del rilancio economico però c'è la ricostruzione.

Vito Crimi ha annunciato alcune misure che possono servire ad accelerare le procedure "e che quindi vanno a toccare il codice degli appalti", ma "non l'interdittiva antimafia", chiarisce il sottosegretario con delega alle Aree terremotate, il quale annuncia entro l'anno "una legge organica che preveda cosa succede dopo una calamità".

Tra le misure in campo per le zone del Centro Italia colpite dal sisma, lo spostamento verso i Comuni dell'attribuzione di tutta l'istruttoria per quanto riguarda i danni lievi e, per la ricostruzione pubblica, l'attivazione di procedure speciali: ad esempio l'innalzamento delle soglie circa l'affidamento dei lavori pubblici con determinate caratteristiche. E tra le ipotesi c'è anche l'eliminazione del divieto di vendita degli stabili fino a due anni post contributo. Per le imprese il centro Nomisma ha invece effettuato uno studio specifico.

Tra i progetti, quello di una filiera zootecnica industriale incentrata su produzione, lavorazione e commercializzazione di latte caprino biologico e di prodotti derivati come lo yogurt. Ma c'è anche l'idea di una filiera suinicola, che a sua volta incide per il 46% su quella agricola dell'Umbria, per valorizzare il prosciutto di Norcia. Avendo sul territorio un'elevatissima incidenza di seconde case, per Nomisma sarebbe possibile la creazione di strutture specializzate per l'avvio di un progetto con un minimo di 1.900 abitazioni.

Tra le proposte anche lo sviluppo di un sistema integrato di trasporto a chiamata, che consenta alle fasce di popolazione più fragili di raggiungere i punti di interesse pubblici o privati, la realizzazione di uno spazio dedicato alla cura dell'Alzheimer sul modello dei "villaggi Alzheimer", e le farmacie rurali a cui attribuire un ruolo strategico nell'ambito dell'assistenza integrata.

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