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15 Settembre 2021

Fiaip-Fimaa-Anama: no a revisione Catasto che nasconda Patrimoniale

di red

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La legge delega di riforma fiscale potrebbe arrivare in Consiglio dei Ministri già domani con lo spettro di una revisione delle rendite catastali che si tradurrebbe in un aumento della pressione fiscale sugli immobili già ai massimi livelli.

La riforma del Catasto, come dichiarato dal Sottosegretario del MEF Massimo Bitonci, qualora prevedesse il passaggio del calcolo delle rendite in base ai metri quadrati, e non più ai vani, si tradurrebbe in un aumento del 30-40% delle stesse con ricadute su Imu, Irpef e tasse sui trasferimenti immobiliari, determinando un aumento dell'imposizione fiscale che la Consulta Interassociativa Nazionale dell'Intermediazione Immobiliare (Fiaip-Fimaa-Anama), valuta pericolosa e inopportuna.

Le tre organizzazioni sindacali di categoria (Fiaip-Fimaa-Anama) sottolineano la necessità di scongiurare un’inopportuna riforma del Catasto che mascheri una nuova patrimoniale mentre affermano quanto mai opportuna una riforma organica e strutturale della fiscalità che contempli un riordino e una riduzione del carico fiscale sull'immobiliare da sempre vero motore dell'economia Nazionale o in alternativa che tale riforma risulti ad impatto zero come gettito fiscale non determinando aggravio per i contribuenti ma solo una migliore e più equa distribuzione della tassazione.

Gian Battista Baccarini, Presidente di Fiaip  e Coordinatore della Consulta, Santino Taverna, Presidente di Fimaa e Renato Maffey, Presidente Nazionale Anama: "Come dichiarato recentemente dal Premier Draghi questo non è il momento di prendere ma di dare. Riformare il Catasto con questi presupposti sarebbe un grave errore per il sistema Paese in un momento così critico e delicato a causa della pandemia. Già il Parlamento, tramite la Commissione Finanze, si era espresso per evitare ulteriori incrementi di tasse. È necessario che il riequilibrio catastale sia valutato all'interno di una riforma organica e strutturale della fiscalità che preveda una riduzione, e non un aumento, del carico impositivo sull'immobiliare al fine di agevolare l'accesso alla casa e rendere attrattivo l'investimento in un settore da sempre di strategica e fondamentale importanza per le famiglie italiane e per l'intera economia".

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