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27 Settembre 2023

Ex Aim: oltre il delisting, arriva l’evaporazione

di Maurizio Cannone, direttore Monitor

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Giornata piena di emozioni a Piazza Affari, purtroppo negative anche il 27 settembre, per il listino ex Aim ora Euronext Growth Milan.

 

C’è stato il primo giorno di quotazione per il titolo Edil San Felice, azienda del settore costruzioni, partecipata al 7,19% da Invitalia (Ministero delle Finanze) che registra una perdita del suo investimento pari all’1,58% a 2,49 euro per azione, dopo aver toccato durante la giornata un rosso di oltre il 5%.

 

Tocca il nuovo minimo storico G Rent, gli affitti temporanei del Gruppo Gabetti. Il titolo ha toccato intraday 0,765 euro per azione, ritoccando il precedente record negativo registrato solo 24 ore prima a 0,78 euro. Negli ultimi 6 mesi il titolo ha perso il 67,50%.

 

Perde il 10,53% il titolo Portobello (barter) dopo la notizia che Integrae SIM, il suo Euronext Growth Advisor,  ha rimesso il mandato perché la società non gli ha pagato le parcelle.

Notizia rilevante perché il segmento ex AIM prevede la presenza di questa figura che ha il compito di supportare la società quotata, tra l’altro, nella gestione della sua presenza sul listino.

Perché Euronext Growth Milan è un mercato non regolamentato, dove l’accesso viene deciso da Borsa Italiana non dalla Consob. Quindi senza i controlli, in particolare preventivi, dell’autorità.

 

Proprio la mancanza di un advisor ha dato luogo lo scorso 11 settembre alla cancellazione, non alla sospensione, del titolo KI Group. Azienda tra l’altro implicata nelle indagini che coinvolgono anche il ministro del turismo Daniela Santanchè. 

La società era già stata sospesa dalle contrattazioni non avendo rinnovato il contratto con alcun Euronext Growth Advisor, passati i sei mesi, l’11 settembre appunto, Borsa Italiana ne ha determinato la revoca. Non esiste più il titolo. Non per un provvedimento particolare delle autorità di controllo (solo in seguito la Procura di Milano ne ha chiesto il fallimento) ma perché la società non ha rispettato il contratto con Borsa Italiana. Risultato, gli azionisti non sanno cosa fare perché senza preavviso i loro titoli non sono più negoziabili. Un piccolo azionista di KI Group, che preferisce rimanere anonimo, commenta a Monitorimmobiliare: “Dall’11 settembre il mio investimento è bloccato, non ho ricevuto alcuna comunicazione e non ho idea di come muovermi”.

Tutte cose che succedono solo nel segmento ex AIM, che doveva essere il Nasdaq italiano.

 

Fa riflettere che l’advisor, il consulente-controllore che segue le aziende dalla valutazione dell’opportunità di quotarsi fino alla permanenza con profitto, a volte non sia perfettamente coerente.

 

Banca Finnat della famiglia Nattino per esempio, uno degli advisor nella lista di Borsa Italiana, si è delistata lo scorso anno.       

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