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11 Dicembre 2019

Dl Sisma, ecco cosa c'è nel decreto

di G.I.

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Dalla proroga a tutto il 2020 dello stato di emergenza per le regioni del Centro Italia colpite dal terremoto del 2016 allo stop dell'aumento dei pedaggi autostradali, fino alla semplificazione e accelerazione della ricostruzione privata. Norme specifiche anche per il Sisma che ha colpito l'Emilia Romagna e l'isola di Ischia. Infine, l'Art-bonus viene esteso anche alle città di Venezia, Mestre e Matera, flagellate dal maltempo. Sono le principali novità contenute nel decreto Sisma, approvato in via definitiva dal Senato con voto di fiducia.

Innanzitutto, viene prorogato fino al 31 dicembre 2020 lo stato di emergenza nelle quattro regioni del Centro Italia colpite dal terremoto del 2016 (Lazio, Abruzzo, Marche, Umbria). Viene poi differito senza applicazione di sanzioni e interessi, il pagamento delle rate dei mutui concessi da Cdp ai comuni, in scadenza negli esercizi 2018, 2019, 2020 e 2021. Confermata e prorogata fino al 1 gennaio 2021 la sospensione del pagamento delle bollette di acqua, luce, gas per gli immobili danneggiati e inagibilità, siano essi casa di abitazione, studio professionale o azienda.

Estesa la platea dei comuni che possono accedere al fondo di 5 milioni per la messa in sicurezza di strade e infrastrutture. Priorità per la ricostruzione agli edifici scolastici e universitari. Sempre per accelerare la ricostruzione, anche privata, viene introdotta un procedura straordinaria e semplificata per la richiesta di contributo. I contributi saranno concessi sulla base di un ordine di priorità: unità immobiliari destinate ad abitazione principale; attività produttive in esercizio al momento del Sisma. Nello specifico, sono state stabilite varianti fino a al 30% di contributo su lavori per danni lievi: nel corso dell'esecuzione di lavori per danni lievi, qualora si rendessero necessarie, possono essere ammesse varianti fino al 30% del contributo concesso e comunque nei limiti del contributo concedibile, purché compatibili con la vigente disciplina sismica, paesaggistica ed urbanistico-edilizia. 

Arrivano i programmi straordinari di ricostruzione per i territori dei Comuni del cratere del sisma 2016 del Centro Italia maggiormente colpiti. La norma prevede che entro 90 giorni dalla entrata in vigore della legge di conversione del decreto, le regioni possano adottare, acquisito il parere favorevole della Conferenza permanente, uno o più programmi straordinari di ricostruzione nei territori dei Comuni del cratere maggiormente colpiti, da individuare con ordinanza commissariale. I programmi, predisposti dal competente Ufficio speciale per la ricostruzione, "autorizzano gli interventi di ricostruzione di edifici pubblici o privati in tutto o in parte lesionati, crollati o demoliti od oggetto di ordinanza di demolizione per pericolo di crollo, anche in deroga ai vigenti strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica, a condizione che detti interventi siano diretti alla realizzazione di edifici conformi a quelli preesistenti quanto a collocazione, ingombro planivolumetrico e configurazione degli esterni, fatte salve le modifiche planivolumetriche e di sedime necessarie per l'adeguamento alla normativa antisismica, igienico-sanitaria e di sicurezza". Esclusi dai programmi di ricostruzione le costruzioni interessate da interventi edilizi abusivi per i quali sono stati emessi i relativi ordini di demolizione. Resta ferma l'applicazione della mini sanatoria per le lievi difformità edilizie. Inoltre si prevede che l'autocertificazione rilasciata dal professionista per accelerare la ricostruzione possa "limitarsi ad attestare, in luogo della conformità edilizia e urbanistica, la sola conformità dell'intervento proposto all'edificio preesistente al sisma". In questi casi la Conferenza regionale dovrà accertare anche la conformità urbanistica "dell'intervento ai sensi della normativa vigente o, ove adottato, al Programma straordinario di ricostruzione". Gli eventuali interventi da realizzare in sanatoria ai sensi della normativa vigente o, ove adottato, del Programma straordinario di ricostruzione, sono sottoposti alla valutazione della Conferenza regionale previo vaglio di ammissibilità da parte dell'Ufficio speciale per la ricostruzione.

Al fine di favorire il riequilibrio demografico e la ripresa economica dei comuni colpiti dagli eventi sismici del 2016, le regioni possono predisporre, con oneri a proprio carico, incentivi finanziari e premi di insediamento a favore di coloro che trasferiscono la propria residenza e dimora abituale nei comuni" del cratere del terremoto del Centro Italia del 2016, "con popolazione inferiore a 5.000 abitanti" e che si impegnano "a non modificarla per un decennio". Gli incentivi finanziari e i premi di insediamento potranno essere attribuiti "a titolo di concorso per le spese di trasferimento e per quelle di acquisto, di ristrutturazione o di locazione di immobili da destinare ad abitazione principale del beneficiario". Le regioni, in ogni caso, potranno predisporre ulteriori forme di agevolazione.

Modificata la disciplina degli interventi strutturali in zone sismiche. Nel dettaglio le modifiche sono volte a: modificare il parametro per il calcolo del valore dell'accelerazione orizzontale al suolo di un terremoto; escludere le località a bassa sismicità (zone 3 e 4) dall'ambito definitorio degli interventi rilevanti; nonché a intervenire sulla definizione di interventi di minore rilevanza nei confronti della pubblica incolumità. 

Rientrano tra le risorse previste dal decreto anche i 100 milioni di euro risparmiati da Montecitorio e destinati dal bilancio della Camera ai comuni del Centro Italia sotto i 5mila abitanti. Viene confermato per altri due anni, fino al 31 dicembre 2021, lo stop all'aumento dei pedaggi sull'Autostrada dei Parchi (A24 e A25).

Infine, è prorogata fino al 31 dicembre del 2020 la sospensione dei mutui privati su immobili inagibili nei comuni dell'Emilia Romagna e del Veneto colpiti dal terremoto del 2012, così come la sospensione delle rate dei mutui concessi da Cdp ai comuni dell'Emilia Romagna.

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