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20 Dicembre 2023

Caso Euribor: la Corte Ue conferma multa a JPMorgan e riduce quella a Crédit Agricole

di red

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La Corte di giustizia dell'Unione europea ha respinto in gran parte i ricorsi di JPMorgan Chase e Crédit Agricole riguardante la loro partecipazione a un cartello per manipolare il prezzo del parametro finanziario Euribor. L'ammenda per JPMorgan Chase resta fissata in 337.196.000 euro e quella per Crédit agricole è ridotta a 110.000.000 euro.

La vicenda parte dalla decisione del Governo comunitario del 7 dicembre 2016, quando proprio la Commissione constatò che Crédit agricole, HSBC e JPMorgan Chase avevano partecipato a un'infrazione consistente nel restringere o falsare la concorrenza nel settore dei derivati sui tassi di interesse in euro (EIRD). Per tale infrazione, la Commissione inflisse un'ammenda di 33.606.000 euro a HSBC, di 114.654.000 euro a Crédit agricole e di 337.196.000 euro a JPMorgan Chase. I tre istituti finanziari impugnarono la decisione della Commissione dinanzi al Tribunale dell'Unione europea

Nella causa T-106/17 JPMorgan Chase, il Tribunale convalida ora le conclusioni della Commissione relative alla partecipazione di JPMorgan Chase a un'infrazione al diritto della concorrenza. Pur respingendo la maggior parte degli argomenti dell’istituto contro la decisione impugnata, il Tribunale accoglie quelli relativi all'insufficienza di motivazione della Commissione in sede di determinazione dell'importo dell'ammenda. Di conseguenza, il Tribunale annulla l'ammenda inflitta dalla Commissione. Il Tribunale procede poi al calcolo dell'ammenda sulla base degli elementi che gli sono stati sottoposti. A tale riguardo, dopo aver preso in considerazione fattori quali la gravità e la durata dell'infrazione nonché eventuali circostanze attenuanti, il Tribunale fissa l'importo dell'ammenda in 337.196.000 euro, corrispondente all'importo dell'ammenda inizialmente inflitta dalla Commissione.

Nella causa T-113/17 Crédit agricole, il Tribunale convalida, in gran parte, la conclusione della Commissione relativa alla sua partecipazione all'intesa. Tuttavia, il Tribunale constata che la partecipazione di Crédit agricole all'intesa poteva essere accertata solo con riferimento ai suoi propri comportamenti e ai comportamenti delle altre banche diretti alla manipolazione del tasso Euribor, ad esclusione delle altre pratiche anticoncorrenziali di queste ultime. Ciò premesso, il Tribunale sottolinea che la partecipazione di Crédit Agricole ai comportamenti censurati era intenzionale e che le pratiche di cui trattasi sono caratterizzate da una elevata gravità. Di conseguenza, l'impatto sull'importo dell'ammenda della circostanza attenuante relativa al ruolo meno significativo di Crédit Agricole nell'infrazione rispetto a quello degli attori principali può essere solo marginale.

Peraltro, il Tribunale rileva che la decisione della Commissione è viziata dalla stessa insufficienza di motivazione constatata nella causa T-106/17 JPMorgan Chase. In tali circostanze, il Tribunale riduce l'importo dell'ammenda inflitta a Crédit agricole a 110.000.000 euro.

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