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23 Settembre 2017

Meno tasse per sostenere la ripresa (video)

di Luigi Dell'Olio, Monitorimmobiliare

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Adesso che la crescita internazionale si va consolidando e che il costo di finanziamento del debito pubblico è limitato dall’attivismo della Bce, è il momento di tagliare le tasse. Strada maestra per consentire all’Italia di liberare le risorse e ridurre il gap di sviluppo rispetto agli altri Paesi. È il messaggio più forte emerso in occasione del quattordicesimo Congresso Nazionale della Fiaip (Federazione italiana agenti immobiliari professionisti), che si è svolto nei giorni scorsi presso il prestigioso Palazzo della Gran Guardia.

Sostegno all’immobiliare

I relatori e i presenti hanno concordato sulla necessità di non limitare gli interventi pubblici agli incentivi fiscali, ma di ridurre il peso fiscale per far ripartire davvero il settore edilizio e immobiliare. Oltre a interventi infrastrutturali, che dovrebbero trovare sostegno nel prossimo documento di programmazione economica al quale sta lavorando il governo Gentiloni.

Per il presidente della Federazione, Paolo Righi, il mercato immobiliare, dopo aver vissuto due crisi, ora sta registrando una ripresa limitata: “Le compravendite stanno aumentando ma i prezzi rimangono uguali, questo significa che la crescita in realtà non c’è”, ha sottolineato. Secondo i dati dell’Osservatorio del mercato immobiliare delle Entrate tra aprile e giugno, scorsi i volumi delle transazioni sono aumentati del 3,8%, ma in termini che restano lontani dai valori pre-crisi. “È fondamentale che il mondo del mattone sia unito nel far capire alla politica che questo comparto è fondamentale per lo sviluppo del paese», ha aggiunto Righi. Quindi ha criticato le mosse degli istituti di credito in campo immobiliare. “In un Paese in cui le imprese devono fare i conti con una pressione fiscale complessiva del 64,8%, troviamo anche le banche che aprono agenzie immobiliari, in concorrenza sleale, e agenzie che sono espressione di multinazionali che pagano tasse per meno del 15% del reddito”.

Consolidare la crescita

Antonio Catricalà, presidente di Oam (l’organismo competente per la gestione degli elenchi degli agenti in attività finanziaria e dei mediatori creditizi), ha rimarcato la necessità di sfruttare al massimo il vento della ripresa nazionale, mentre Valentina Rubertelli, consigliere nazionale del Notariato, ha proposto un’alleanza fra notai e agenti immobiliari per sfruttare le possibilità date dal mercato in Internet, creando una sorta di certificazione all’origine degli immobili in vendita.

Ha ribadito la necessità di interventi strutturali per il settore immobiliare il Presidente della Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa: “Rappresentiamo tutti insieme un settore. Dobbiamo far capire alla politica che lo cose vanno cambiate, non tanto con incentivi, ma con interventi strutturali e gli effetti dell'economia non tarderanno ad arrivare".

Le interviste

Paolo Righi, presidente nazionale Fiaip

“In questo appuntamento hanno parlato tutti gli attori del real estate e questo ha consentito di avere un quadro completo. Meno politica del solito e più associazionismo. Il settore ha bisogno di una voce comune per far percepire che il mondo immobiliare è importante. Siamo stati per troppo tempo silenti verso la politica. Basta concepire la casa come bancomat, abbiamo bisogno di normative che guardino con attenzione a un settore che è cruciale per l’economia italiana”.

Samuele Lupidii, amministratore delegato Auxilia Finance

“Il mercato immobiliare, e soprattutto per quello del credito che investe nell’immobiliare, sta vivendo un momento molto positivo. Bene l’atteggiamento delle banche sui finanziamenti. È fondamentale che vi sia consulenza per scelte consapevoli”.

Vincenzo Gibiino, presidente Osservatorio parlamentare sul mercato immobiliare

“Come ascoltato in questa occasione, abbiamo bisogno di cambiare passo. Si tratta di una necessità condivisa da tutti nell’incontro. La casa è un bene primario, eppure da Monti in poi, gli ultimi governi non hanno affrontato le questioni cruciali per rilanciare il settore. Occorre riportare indietro le lancette della tassazione sull’immobiliare al 2008, quando le entrate dello Stato su questo fronte ammontavano a 10 miliardi di euro all’anno e non gli attuali 24 miliardi. Fino a che non si cambierà rotta, non potremo attenderci un’accelerazione della crescita italiana”.

Luca Bonansea direttore commerciale Bnl-gruppo Bnp Paribas

“Negli ultimi dieci anni siamo cresciuti attraverso partnership e la Fiaip è uno dei partner cruciali della nostro banca. A fronte di uno scenario economico che va migliorando, per poi è fondamentale continuare sulla strada della collaborazione per contribuire alla ripresa del settore, e più in generale dell’economia italiana”.

Giuliano Campana, presidente Ance

“Oggi è fondamentale curare la qualità per fare la differenza all’interno di un mercato che diventa sempre più esigente. Ci aspettiamo interventi fiscali che aiutino ad affrontare una situazione divenuta difficilmente sostenibile. Da noi ci sono livelli di tassazione che non vedo altrove. Non dimentichiamo che, se si muove l’edilizia, torna a crescere l’intera economia. Le banche ci hanno chiuso le porte: questo non mi sembra giusto, è una logica di mercato demenziale perché fa peggiorare il mercato”.

Giorgio Spaziani Testa, presidente Confedilizia

“L’immobiliare è un settore complesso, fatto di tanti settori, ed è fondamentale che la politica, il Parlamento lo considerino nel suo insieme. Sia dal punto di vista fiscale, che delle liberalizzazioni, occorre un approccio che tenga conto della rilevanza del settore per l’intera economia italiana”.

Angelo Deiana, presidente Confassociazioni

“Il tema immobiliare deve essere tra le priorità del Paese. Gli italiani posseggono ricchezza privata al netto di circa 10mila miliardi di euro, di cui 6.800 miliardi nell’immobiliare. Dunque è fondamentale far ripartire il settore per sfruttare le opportunità che i professionisti del settore possono attivare.




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