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31 Ottobre 2016
Manovra: le Casse ancora incentivate a lasciare l'immobiliare
di Maurizio Cannone
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Se non fosse ancora chiaro, arriva la conferma che il mercato immobiliare non sarà mai più come prima. Non c’è ripresa che possa invertire il trend, almeno nei prossimi 20 anni.
Si parla degli investimenti non delle compravendite tra privati, ma il tema riguarda tutto il settore. I più grandi investitori italiani, le casse di previdenza e i fondi pensione, si stanno allontanando ogni giorno di più dall’immobiliare.
Lo si è visto prima col decreto che impone ”solo il 30% del patrimonio degli enti previdenziali privati può essere investito in immobili”. Futuri ma anche passati. Il che comporta la vendita forzosa di portafogli cospicui già oggi.
E per il futuro, almeno decennale, significa dimenticare l’immobiliare come investimento. Oltre alle innovazioni normative, le Casse stanno investendo volontariamente in azioni di Banca d’Italia, segnale di come ritengano più conveniente e sicuro, oltre che probabilmente suggerito dal Governo, puntare sulla finanza che non perpetuare la strategia avviata nel dopoguerra.
In più, nella manovra arriva un ulteriore disincentivo agli investimenti nel real estate.
Al momento contiene infatti un incentivo per le Casse di previdenza e i Fondi pensione che potranno investire fino al 5% dell'attivo patrimoniale in "azioni o quote d’imprese" italiane ed europee, oppure "in quote o organismi di investimento collettivo del risparmio" orientati prevalentemente a quel tipo di investimento. In questo caso "i redditi generati" da questi investimenti "sono esenti" a patto che l'investimento venga mantenuto per "almeno cinque anni".
Serve spingere l’economia reale, in questo caso le imprese, e quindi si toglie spazio all’immobiliare.
Ma il real estate è o no economia reale? Certo, se il legislatore pensa che l’immobiliare sia semplicemente lo scambio di edifici da una proprietà a un’altra ha sicuramente ragione. Ma chi opera nel settore sa che la realtà è ben diversa e i posti di lavoro in gioco sono molti. Allarma però notare come il legislatore dimostri sempre meno attenzione al comparto. Siamo in balia del caso.
La domanda vera ora è: ma chi sta facendo azione di lobby per il real estate?
Chiunque sia, meglio che faccia altro perché i risultati non ci sono, anzi continua l’involuzione.
È online il nuovo numero di REview. Questa settimana: Student Housing: accordo per 800 nuovi
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