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20 Marzo 2018

Le città pagano l'assenza di strategie integrate (Report)

di Sandro Simoncini, docente presso l'università Sapienza di Roma e presidente di Sogeea SpA

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Le analisi e i dati contenuti nell’Annuario dell’Ispra evidenziano con vigore il ruolo di anello debole costituito dagli agglomerati urbani nel nostro Paese in tema di ambiente e qualità della vita. Le città, in particolare quelle di dimensioni medie e grandi, pagano quotidianamente l’evidente mancanza di strategie integrate che possano incidere realmente su questioni come qualità dell’aria, gestione dei rifiuti, mobilità sostenibile, criticità idrogeologiche, dispersione urbana. Caratteristica comune, tranne qualche rara eccezione, è un approccio estemporaneo e miope, costellato di interventi emergenziali per affrontare la contingenza, ma privo di una visione di medio-lungo termine che comporti l’adozione di misure davvero efficaci e strutturali.

Dalla fotografia scattata dall’Ispra emerge prepotentemente la necessità che gli amministratori dei nostri territori abbiano competenze specifiche in materia e siano meno timidi nel promuovere e sostenere politiche virtuose, ma è altrettanto importante che ognuno di noi si faccia parte diligente per affrontare il problema. Se in campagna elettorale c’è stato un silenzio assordante sulle tematiche ambientali, è anche perché la classe dirigente è perfettamente consapevole che i cittadini vivono spesso con fastidio provvedimenti e misure di tutela collettiva che richiedono uno sforzo personale o limitano alcune libertà.

Siamo pronti a prendere posizione sul riscaldamento globale, ma poi magari fatichiamo a lasciare a casa la macchina e a prendere i mezzi pubblici, non ci curiamo dell’efficienza energetica delle nostre case, siamo carenti nella raccolta differenziata dei rifiuti, salutiamo con malcelata soddisfazione la legge che ci permette di sanare un piccolo abuso edilizio. Un deciso salto di qualità si avrà solo quando i cittadini saranno pronti a mettersi in gioco in prima persona, anche rivedendo il proprio stile di vita, e a sanzionare in modo rigoroso, cioè privandoli del consenso, quegli amministratori che avranno dimostrato incapacità o disinteresse per i temi ambientali.


Scarica il report Ispra

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