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23 Aprile 2018

La settimana dei mercati: rallenta la crescita in Eurozona

di Marco Vailati, Responsabile Ricerca e Investimenti di Cassa Lombarda

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Eurozona: i dati del primo trimestre confermano il rallentamento della crescita ma con buone indicazioni prospettiche

In settimana sono proseguiti i segnali di consolidamento del ciclo da parte della prevalenza dei pochi dati pubblicati. Pur rimanendo positiva, la fiducia degli operatori finanziari è crollata ai minimi dal 7/16 per le preoccupazioni di un’escalation delle tensioni politiche e commerciali. Le immatricolazioni mensili sono calate a un tasso visto solo un mese dal 2013 a oggi. L’edilizia ha rallentato il tasso di crescita. Il dato finale del Cpi ha limato il rialzo evidenziato dall’anticipazione. Il livello ancora contenuto, nonché la minima sorpresa negativa rispetto all’anticipazione, unitamente al rallentamento degli ultimi dati, facilitano Mario Draghi nel tranquillizzare i falchi, che chiedono una normalizzazione più rapida dell’attuale politica monetaria espansiva. Ha invece ripreso a crescere, dopo un solo mese di contenuto calo dal record dall’8/00, la fiducia dei consumatori, che è di buon auspicio per i futuri consumi.

Stati Uniti: consolida il livello delle attività ma riprendono bene le vendite con lavoro e fiducia elevati

Il livello delle attività è calato sequenzialmente, consolidando però su livelli elevati (Manifattura di NY) o medi (indice principale) mentre le vendite sono cresciute consistentemente. Il dato sembra indicare che il trimestre di vendite contenute dicembre-febbraio sia stato solo una pausa fisiologica dopo la loro forte crescita nel periodo post uragani autunnali. L’occupazione, l’aumento dei salari e la riduzione delle tasse, che ha iniziato a essere operativa da questo mese, sono di supporto alla crescita dei consumi. È rimasta elevata la fiducia dei costruttori, sostenuta dalla buona ripresa di nuove costruzioni e permessi. La conferma del buon andamento del mercato del lavoro si è riflessa anche nel mantenimento a livello elevato delle aspettative economiche dei consumatori e nella fiducia sull’outlook da parte delle aziende, nonché nel nuovo massimo dal 18/2/01 per il benessere dei consumatori.

Regno Unito: crescita dei prezzi immobiliare deludente e Cpi alto ma decelerante accentuano i dubbi della Banca d'Inghilterra

E’ decelerata ancora la crescita dei prezzi delle case in vendita. È stato il quarto mese consecutivo positivo ma anche l’aprile più debole dal 2008. Minore interesse straniero e minore potere d’acquisto interno continuano a incombere sul mercato, i cui prezzi decelerano ma non calano solo grazie all’offerta limitata. Tuttavia, la limitazione dell’offerta non basta a determinare una crescita dei prezzi in grado di compensare l’inflazione. Quest’ultima invece è decelerata, prevalentemente per effetti base coi quali dovrebbe ritornare per fine anno col tasso tendenziale prossimo, anche se ancora superiore all’obiettivo della Bank of England. Questo conferma la mancanza di adeguata forza interna del ciclo sottostante per tenere l’inflazione elevata e quindi la sua natura viziosa, come confermato dai salari cresciuti per ora meno delle attese nonostante l’occupazione elevata. Ciò aumenta i dubbi sulle prossime mosse della Banca.

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