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8 Dicembre 2016

La rivoluzione del centro commerciale: Amazon Go e l'esperimento Coop a Milano

di J.B.

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Dopo aver allontanato milioni di persone dai negozi fisici, sostituiti da pochi click del mouse in uno store digitale, Amazon riporta gli utenti per le strade delle città di tutto il mondo. La nuova catena di supermercati del colosso americano, per ora accessibile in prova soltanto ad alcuni dipendenti della casa madre a Seattle, rappresenta il punto di convergenza tra reale e virtuale.

Negli store Amazon Go si accede attraverso un’applicazione mobile sul proprio cellulare, che legge i dati personali e identifica il cliente, proprio come accedere all’account personale a casa propria. Via il proverbiale carrello della spesa, in favore di soluzioni più veloci, per una spesa da effettuare in pochi minuti, senza bisogno delle casse. Ogni acquisto, nelle intenzioni di Amazon, viene registrato in tempo reale, mentre si raccoglie il vasetto di marmellata o la scatola di surgelati.

Un supermercato normale, ma completamente privo di tutti gli elementi che rallentano il consumatore, personale compreso. Niente più casse, niente limiti di orario, facile e veloce come fare un acquisto online.

L’apertura degli store Amazon Go è prevista nel corso del 2017, quando sarà perfezionato il metodo di pagamento in tempo reale. Un passo in avanti rispetto ai tanti negozi che si trovano al giorno d’oggi nelle nostre città, nei quali trovare distributori di un numero limitato di beni di consumo, dalle bibite ai gelati. Molti più passi avanti rispetto alle grosse catene di supermercati, che da alcuni anni hanno introdotto con diverse modalità il sistema delle casse fai da te, senza riuscire a raggiungere un reale aumento dell’efficienza e della velocità del pagamento.

Nella stessa direzione si muove il nuovo punto Coop, creato in collaborazione con Accenture, appena inaugurato al Bicocca Village di viale Sarca a Milano. Un esperimento che si ispira alle esperienze virtuali disponibili a Expo 2015.

Gabriele Tibertini, amministratore delegato di Coop Italia: “Una volta si puntava sull'efficienza, ora il consumatore vuole che il prodotto parli, si racconti. Per questo il negozio va rivoluzionato anche nell' aspetto, deve diventare più sociale, più accogliente. E deve essere far sì che chi compra, trovi tutte le informazioni disponibili”.

Scaffali bassi, che permettono ai clienti di guardarsi tra loro, affiancati da megaschermi che si attivano toccando il prodotto desiderato, raccontandolo: la sua provenienza, gli elementi che lo compongono, avvertenze anti allergie, prezzo, eventuali abbinamenti, il contenuto calorico. E poi le targhette di prezzo digitali che possono far partite promozioni di ora in ora, di minuto in minuto. E un muro virtuale che aggiorna sulle merci più comprate, o sui commenti in diretta dei clienti. Immancabile l’app che legge i prezzi di ciò che si vuole comprare e fa risparmiare tempo alle casse, poche e prevalentemente self service.

Due approcci diversi e complementari, velocità contro consapevolezza delle caratteristiche del prodotto. La rivoluzione è già cominciata, ora tocca ai centri commerciali tradizionali adeguarsi alle nuove necessità degli utenti.

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