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17 Maggio 2017

La ripresa prosegue a ritmo moderato (Report)

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Prospettive di moderata ripresa per l'economia italiana: nei primi mesi del 2017, gli indicatori qualitativi sembrano segnalare la prosecuzione di un recupero a ritmi moderati.

E' questa la fotografia scattata dall'Istat nel venticinquesimo Rapporto annuale 2017. 

L'attuale fase espansiva è caratterizzata da una difficoltà di consolidamento, che si manifesta in una elevata volatilità dei principali indicatori congiunturali e in un recupero del settore manifatturiero, a fronte di una espansione molto contenuta dei servizi. 

L'indice di diffusione esprime la percentuale di comparti che condividono la fase di espansione rispetto all'indicatore aggregato della produzione industriale (per i comparti della manifattura) e del fatturato (per i comparti dei servizi). 

A partire dal 2014, tale indice evidenzia per la prima volta, rispetto alle precedenti fasi espansive, la presenza di un andamento discordante tra i due comparti, con un peggioramento della dinamica ciclica nei servizi a fronte di un rafforzamento, seguito da una stabilizzazione, nella manifattura. 

Sul deterioramento dell'indicatore dei servizi incide il peggioramento nelle dinamiche delle componenti (movimentazione delle merci su gomma, logistica e servizi alle imprese) maggiormente legate ai comparti della manifattura caratterizzati dal maggior grado di attivazione di servizi (in particolare meccanica, metalli, chimica, alimentari, mezzi di trasporto). 

La prolungata crisi economica ha provocato un ridimensionamento del sistema produttivo italiano, favorendo tuttavia un processo di selezione che ha prodotto una ricomposizione del tessuto di imprese a favore di quelle finanziariamente più solide e più esposte sui mercati internazionali. 

Inoltre, dopo la discesa di gennaio e febbraio, l'indice del clima di fiducia dei consumatori è tornato ad aumentare in marzo, grazie al miglioramento delle attese sulla situazione economica, evidenziando una stabilizzazione in aprile. Nello stesso mese, l'indice composito del clima di fiducia delle imprese ha registrato un significativo incremento, portandosi sul livello più elevato dall'ottobre 2007; i miglioramenti riguardano tutti i settori, incluse le costruzioni. 

L'orientamento positivo dei livelli di attività economica per i prossimi mesi è confermato anche dall'indicatore anticipatore, che registra un'ulteriore variazione positiva, sebbene di intensità più contenuta rispetto al mese precedente. 

Dopo la forte flessione di gennaio (-2,3%), in febbraio la produzione industriale ha segnato un parziale recupero (+1% su base congiunturale); nella media del trimestre dicembre-febbraio la variazione congiunturale rimane positiva (+0,7 per cento rispetto al trimestre precedente). Nello stesso periodo di riferimento, i comparti dell'energia e dei beni intermedi hanno fatto registrare una espansione (rispettivamente +2,7% e +1,3%) a fronte di una flessione per i beni di consumo e quelli strumentali (-0,4% e -0,2%). Indicazioni simili provengono dagli indici di fatturato e ordinativi che nella media del periodo dicembre-febbraio segnano una variazione congiunturale positiva (rispettivamente 2,6% e 4,6%). 

Il Pil italiano è cresciuto dello 0,9% nel 2016, consolidando il processo di ripresa iniziato l'anno precedente. La domanda interna ha sostenuto la crescita con un apporto positivo (+1,4 punti percentuali) controbilanciando il contributo negativo delle scorte e della domanda estera netta (rispettivamente -0,5 e -0,1 punti percentuali). I consumi finali nazionali hanno proseguito l'espansione (+1,2% da +1% del 2015) sostenuti dall'incremento del reddito disponibile in termini reali. Quest'ultimo ha beneficiato della crescita dei redditi nominali e della stabilità dei prezzi al consumo (la variazione nel 2016 è stata sostanzialmente nulla). 

Risale l'indicatore di grave deprivazione materiale (11,9% da 11,5% del 2015). Il disagio economico si conferma elevato per le famiglie in cui la persona di riferimento è in cerca di lavoro, in altra condizione non professionale (a esclusione dei ritirati dal lavoro), con occupazione part time. Particolarmente critica la condizione dei genitori soli, soprattutto se hanno figli minori, e quella dei residenti nel Mezzogiorno. Gli investimenti fissi lordi proseguono il recupero avviato lo scorso anno (+2,9% contro +1,8% del 2015). La dinamica positiva è stata trainata dagli investimenti in mezzi di trasporto (+27,3%) e in misura inferiore dalle macchine e attrezzature (+3,9%). Gli investimenti in costruzioni tornano a crescere (+1,1%) dopo 8 anni di contrazione. 


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