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10 Luglio 2015

La Camera dà ragione ai notai, su immobili sotto i 100mila euro il rogito resta

di A.P.

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Un punto a favore dei notai, ma la partita sul disegno di legge sulla concorrenza è tutt'altro che conclusa.

Intanto però le compravendite di immobili diversi da quelli abitativi il cui valore si colloca sotto i 100mila euro - di cui si è discusso molto negli ultimi mesi - devono continuare a passare per il notaio, come già si fa adesso e non dal commercialista o da altro professionista, come ventilato dal testo di riforma.

Lo ha detto la commissione Giustizia della Camera, che ha dato infatti parere favorevole al testo del decreto, attualmente all'esame della commissione Attività produttive, ma a patto che vengano rispettate una serie di condizioni.

Una di queste è la soppressione dell'articolo che prevede di eliminare il passaggio notarile per gli immobili di valore catastale inferiore ai 100mila euro  (e lo stesso dicasi per quello che elimina il notaio per la costituzione di srl semplificate).

La Commissione Giustizia parla di "evidenti profili di criticità" di questa disposizione, "non apparendo compatibile con taluni principi generali dell'Unione europea, tra i quali quello della certezza giuridica", dal momento che il notaio esercita "un controllo di legalità e di liceità" attraverso diverse verifiche: si tratta di un "sistema di regole" che secondo la Commissione "non è estendibile alla categoria degli avvocati".

Secondo la Commissione l'articolo sarebbe anche "contrario al principio costituzionale della ragionevolezza, dal momento che il valore economico degli immobili, sia pure limitato, non può rappresentare il parametro sul quale graduare il livello di certezza giuridica".

Si tratterebbe insomma di "certezza affievolita per gli immobili di modesto valore economico".

La presenza del notaio, inoltre, per la commissione Giustizia è necessaria anche nell'atto costitutivo delle societa' a responsabilita' limitata semplificata, che secondo il ddl potrebbe avvenire con scrittura privata non autenticata. 

Anche in questo caso la Commissione ravvisa un contrasto con le norme Ue: in particolare, verrebbe meno il controllo di legalità esercitato dal notaio e, inoltre, si rischierebbe di utilizzare le nuove regole "come facile strumento di elusione della normativa antiriciclaggio e di contrasto al finanziamento del terrorismo".

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