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1 Dicembre 2016

La Banca Centrale norvegese vuole meno immobili nel fondo sovrano

di red

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Si sente spesso parlare dell’interesse dei fondi sovrani verso gli investimenti immobiliari. Dalla Norvegia arriva purtroppo un segnale in senso opposto. La banca centrale norvegese ha suggerito al Parlamento di aumentare la componente azionaria del fondo sovrano del Paese in modo da aumentare i rendimenti. Attualmente gli 809 miliardi di euro che compongo il portafoglio si compone del 60% azioni, 35% obbligazioni e 5% immobiliare.

L'obiettivo è portare gli investimenti in azioni dall'attuale 60% al 75%.

Nella lettera inviata al ministero dell'Economia, la banca centrale stima che, cambiando strategia, il fondo potrebbe ottenere un rendimento medio annuo reale del 2,5% nei prossimi dieci anni e del 3% nei prossimi trent'anni. Mantenendo l'attuale bilanciamento invece i rendimenti sarebbero rispettivamente del 2,1 e del 2,6%. Fra il 1998 e il 2015 il fondo sovrano norvegese ha reso in media il 3,7%

Già lo scorso ottobre un gruppo di economisti aveva suggerito di portare la componente azionaria al 70%, ma il responsabile del fondo, Knut Anton Mork, si era detto contrario, suggerendo anzi di ridurre la componente di equity al 50%.

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