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31 Maggio 2016

L'Italia e la scommessa di Renzi sulla comunicazione per il Sud

di cas

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Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, è convinto che per l’Italia e in particolare per il Sud serva una scommessa sulla comunicazione, “su come raccontiamo il Paese", per rilanciarne l’economia e l’attrattività. Certo è che prima di raccontare quanto petaloso ed economicamente efficiente sia un Paese sarebbe meglio renderlo tale.

"Serve un piano per il Sud, lavorando sull'offerta alberghiera, ma anche completando la Salerno-Reggio Calabria”, ha detto Renzi, a Milano per un evento de The Boston Consulting Group. “Bisogna anche cambiare il modo di comunicare. Se io racconto che il Sud è solo negativo, non attrarrà mai nessuno. Tempo fa un leader politico mi disse che non sarebbe venuto al G7 a Palermo perché c'era la mafia. Bene, il prossimo G7 verrà fatto a Taormina. Serve una grande scommessa sulla comunicazione, su come raccontiamo il Paese". Renzi parla di un piano per il Sud, un piano basato sull’offerta alberghiera e sulla Salerno Reggio Calabria. Dal punto di vista del Governo forse l’azione dovrebbe concentrarsi più sulle Infrastrutture che sul Turismo, quest’ultimo ad appannaggio principalmente del settore privato. Se per raggiungere una delle meravigliose cittadine del Meridione, come ad esempio Materia, servono diversi mezzi di trasporto, svariate coincidenze e numerose ore, è facile intuire come la città della cultura 2019 resterà isolata.

“L'Italia - ha aggiunto - ha alcune eccellenze ma ha perso delle occasioni. Se penso a tutte quelle perse mi mangio le mani. Il mondo fuori da noi è cresciuto mentre noi continuiamo a discutere dei soliti temi: unioni civili, bicameralismo...Poi siamo arrivati noi e abbiamo deciso di cambiare le cose. Abbiamo perso una occasione per esempio sul turismo ma abbiamo le carte in regola per recuperare il gap. Sul turismo e sulla cultura possiamo reimpostare il nostro futuro, ma in modo diverso", ha aggiunto senza però specificare come.

Per il premier il futuro è roseo, talmente roseo che l’Italia diventerà il Paese leader nel settore della sanità. Un annuncio inaspettato e incredibile se non si considera che siamo già al terzo posto nelle classifiche mondiali. “Noi – ha detto – viviamo più a lungo rispetto al passato. I nostri figli vivranno mediamente 100 anni. L'Italia ha le caratteristiche per diventare leader nel settore della sanità. Lo Human Technopole è un esempio e va in questa direzione. Bisogna essere in grado di coniugare la qualità della vita e la ricerca e innovazione". Speriamo che gli sforzi nelle ex aree Expo, dove dovrebbe sorgere il centro di ricerca, diano i risultati sperati anche se per ora l’unica cosa certa sono i costi.

Il premier ha poi parlato della classe politica centrando un tema fondamentale: troppo spesso gli italiani non amano l’Italia. "Serve una classe politica che smetta di sparare al Paese. In passato c'era una classe politica che ha fatto la 'figa' parlando male del Paese. Invece bisogna amare l'Italia e gli italiani, a prescindere dall'essere di destra e di sinistra. Se non ami il Paese non sei credibile. In passato c'erano dei dirigenti che avevano un senso di vergogna per l'Italia. A volte c'erano italiani che andavano in Europa e parlavano male dell'Italia". Renzi, anche se la strada che ha di fronte è ancora tortuosa e lunga, sembrerebbe amare questo nostro Paese, speriamo non sia solo uno slogan.

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