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In Italia lo student housing è un settore con ampi margini di crescita, grazie alla domanda potenziale e all’interesse mostrato da parte degli investitori. È quanto emerge dall’ultimo report di JLL.
Lo slancio positivo del settore si riflette nell'attività dei volumi di investimento: i primi nove mesi del 2022 hanno registrato 7,1 miliardi di euro in Europa e Regno Unito, +10% rispetto allo stesso periodo del 2021 e +17% rispetto alla media degli ultimi 5 anni. Il Regno Unito si conferma il Paese con il maggior numero di investimenti, seguito da Spagna e Danimarca. In Italia, il settore degli alloggi per studenti è un’asset class in via di sviluppo, con un grande potenziale di investimento e diversificazione geografica. Lo student housing in Italia è attualmente di grande interesse per gli investitori, soprattutto a causa della mancanza di un'offerta adeguata nelle vicinanze delle grandi università e del costante aumento di studenti, grazie soprattutto alla componente internazionale.
Negli ultimi anni il settore ha attirato investimenti in questo settore soprattutto a Torino, Milano, Roma e Firenze. Per quanto riguarda i volumi di investimento capital markets in Student Housing del 2022, si segnala un forward purchase a Torino e potrebbero concretizzarsi nei prossimi mesi due operazioni su Milano e Firenze, che darebbero una ulteriore spinta agli investimenti nel settore.
Il numero di studenti universitari italiani ha raggiunto un totale di circa 1,8 milioni nell’anno accademico 2021/2022. Tra le principali città, Roma e Milano contano il maggior numero di studenti, seguite da Torino e Bologna. Analizzando i dati relativi alla provenienza degli studenti (ultimo dato disponibile a.a. 2020/2021) emerge come tra le principali città universitarie la cui percentuale di studenti stranieri sul totale sia più alta a Bologna, Milano e Torino (9%). Bologna conta anche la più alta percentuale di studenti provenienti da altre regioni, quasi la metà del totale.
L'attuale offerta di posti letto in Italia in alloggi per studenti è stimata in oltre 60.000 unità: la maggior parte di essi (66%) è gestita da strutture regionali nell'ambito del DSU (Diritto allo Studio Universitario), il 15% da operatori privati, l'11% direttamente dalle università, mentre il restante 8% è gestito da strutture private o pubbliche di student housing.
Considerando le principali città universitarie monitorate, Firenze presenta il dato di copertura più elevato (47%), mentre le città con una minore copertura, a fronte anche dell’elevato numero di studenti, sono Bologna (22%) e Roma (10%). Padova, Torino e Milano presentano una domanda “soddisfatta” poco al di sotto del 30%. In particolare, il caso di Milano va ponderato anche alla luce di un numero maggiore di studenti fuori sede e internazionali e dell’attrattività della città dal punto di vista universitario – elemento che ha favorito lo sviluppo di una pipeline significativa per i prossimi anni.
Si stima che entro il 2025 verranno completati quasi 20.000 posti letto in tutte le principali città italiane: Milano e Torino registrano il più alto numero in pipeline, circa 7.000 a Milano e 4.100 a Torino, seguiti da Roma (2.700) e Firenze (circa 2.050). La futura disponibilità di alloggi per studenti entro il 2025 nelle principali città è stimata in quasi 49.000 posti letto: circa il 60% è già esistente, il 26% è pianificato, il 14% è in costruzione e una piccola parte in fase di ristrutturazione.
Antonio Fuoco, Head of Living Capital Markets di JLL Italia: “Rispetto al panorama internazionale il mercato dello student housing italiano è ancora giovane, ma con grandi potenzialità. I posti letto che si prevede di aggiungere al mercato entro il 2025 sono quasi 20.000, di cui il 34% già in costruzione. Più della metà della pipeline è concentrata a Milano e Bologna, ma anche in altre città sono previsti diversi progetti entro i prossimi tre anni. Il gap tra la domanda e l'offerta offerta rimane ampio, soprattutto in città come Roma e Bologna, che presentano significative opportunità di sviluppo del settore. Sul fronte capital markets, il settore dello student housing è ancora agli inizi, anche se, ci aspettiamo che la domanda degli investitori aumenti nei prossimi mesi. Tra le ragioni principali, la sua capacità di resistere a un'inflazione più elevata e il fatto di essere meno ciclica di altre asset class immobiliari, la crescita dei canoni e la maggiore facilità di implementazione di strategie ESG. Infine, la crescita di questo mercato è estremamente importante in momenti di difficoltà dei mercati finanziari, per la sua natura difensiva.”
È online il nuovo numero di REview. Questa settimana: JLL: Q1 2025, 2,7 mld di investimenti capital markets in Italia
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