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30 Marzo 2015

Istat, si risveglia la fiducia delle imprese di costruzioni

di Cristina Giua

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Siamo a fine marzo e l'indice complessivo sulla fiducia delle aziende italiane è salito a quota 103 punti, rispetto ai 97,5 punti di fine febbraio.

Lo segnala l’Istat nel suo consueto monitoraggio che raccoglie umori e impressioni del mondo delle imprese.

Si tratta di segnali chiaramente positivi: anzi per essere statisticamente precisi, mai così buoni dall'inizio della crisi nell'ormai lontano luglio 2008.

L'altro elemento da tenere d'occhio per capire “a che punto è la notte”  sono i settori d’impresa riassunti nell'indicatore.

A partire da quello manifatturiero che passa da 100,5 a 103,7 punti; quello dei servizi di mercato (da 100,4 a 108,1 punti) e quello del commercio al dettaglio (da 101,0 a 103,0 punti).

In questo scenario anche le costruzioni stanno facendo la loro parte: dai 108,5 punti di febbraio la fiducia in un mese i cantieri hanno fatto un discreto passo in avanti, raggiungendo quota 116,0.

Che sia la volta buona per buttare alle spalle uno tsunami di quasi sette anni che ha messo in ginocchio praticamente tutti gli anelli della filiera del real estete?

La prudenza è d'obbligo, soprattutto se si tiene conto che quello presentato dall'Istituto statistico di via Balbo è un indicatore che monitora il sentiment degli operatori (e non dati “nero su bianco”, come nel caso del mercato immobiliare scandagliato la scorsa settimana da Nomisma, da dove emergono tuttavia indicazioni positive). 

Detto questo, non si può ignorare che il settore dell'edilizia ha visto un miglioramento nei giudizi sia sugli ordini e/o piani di costruzione (passando da -45 punti di febbraio a -36 di marzo 2015), sia nelle attese sull’occupazione - pur se in misura molto contenuta – che passano da -12 punti nel mese di febbraio -11 di fine marzo.

Lo stesso trend positivo emerge nei diversi sotto-comparti in cui la cantieristica si articola: nelle costruzione di edifici l’indice sale da 79,5 a 96,1; nell’ingegneria civile da 113,4 a 118,4 e nei lavori di costruzione specializzati da 123,1 a 125,8.

Anche i giudizi sugli ordini ricevuti dalle aziende migliorano: per quanto riguarda gli edifici l’indice Istat passa da -65 a -52, per il comparto dell’ingegneria civile da -23 a -15 e per i lavori di costruzione specializzati passa da -39 a -31 punti. 

Tra i pochi "nei" da segnalare il peggioramento nel comparto dei lavori di costruzione specializzati in cui l’indice passa da -4 punti del febbraio 2015 ai -9 punti di marzo 2015.

Rimane invece stabile il dato per quanto riguarda il settore dell’ingegneria civile, invariato anche per il mese di marzo a -5 punti.

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