Ultime notizie

22 Febbraio 2018

Padova, l'immobiliare ritrova dinamismo

di E.I.

Condividi:
Facebook
Linkedin
Twitter
Whatsapp
16x9
Angle Left
Angle Right
ADV 970x90

Il mercato immobiliare di Padova registra segnali di ripresa. Il numero di compravendite nel corso del 2017 è cresciuto in tutti i segmenti di mercato. A fare da traino sono soprattutto gli immobili di qualità.

È quanto indicato dai dati e dagli indici di settore presentati durante l’incontro “Una strategia congiunta per riqualificare il patrimonio immobiliare di Padova” organizzato da Confartigianato Padova e IPI Intermediazione.

La ripresa economica, che in Italia prosegue a ritmi più moderati rispetto al contesto europeo, il miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro e di accesso al credito oltre all’aumento dei consumi, continuano ad avere effetti positivi sul mercato immobiliare.

Il numero delle transazioni, da cui deriva l’indicazione della dinamicità immobiliare, si è consolidato negli ultimi tre anni e, ad esso, comincia ad affiancarsi la ripresa dei prezzi, seppure con peculiarità differenti tra regioni e settori.

In riferimento al comparto residenziale la provincia di Padova rappresenta poco meno del 20% del mercato dell’intera regione. I dati delle compravendite 2017 segnalano la ritrovata dinamica positiva del mercato padovano, che registra un incremento del 2,7% rispetto all’anno precedente. I prezzi medi variano da 2.200 a 2.800 euro al metro quadro per le aree centrali e di pregio, 1.500 euro al metro quadro per le aree semicentrali e 1.000 euro al metro quadro circa per zone più periferiche.

Nonostante un lieve ridimensionamento dei prezzi nel II semestre 2017, la diminuzione dei tempi medi di vendita e locazione oltre alla riduzione dello sconto medio praticato lasciano presagire una ripresa anche in termini di quotazioni nei prossimi periodi.

Il mercato residenziale padovano è caratterizzato da una domanda estremamente selettiva. Tale tendenza è legata all’alto numero di prodotti offerti sul mercato che consentono maggiore competitività e che si rivolgono a un acquirente divenuto più esigente rispetto al passato. La ripresa non sarà dunque generalizzata ma riguarderà soprattutto i prodotti caratterizzati da una maggiore qualità mentre rischiano di non trovare mercato quegli immobili che non saranno opportunamente valorizzati con operazioni di riqualificazione-conversione ad altro uso.

All’interno della città le aree maggiormente apprezzate dal mercato risultano essere il Centro Storico, la zona Istituti universitari, Sacra Famiglia, San Giovanni, San Giuseppe e Basso Isonzo. Il quartiere di Arcella risulta caratterizzato da una domanda sostenuta soprattutto in relazione ai prezzi più competitivi rispetto ad altre aree. Anche la zona di Tencarola, del comune di Selvazzano risulta particolarmente richiesta.

Il mercato della locazione registra una maggiore dinamicità rispetto ai periodi precedenti: la domanda risulta in crescita nelle zone centrali e di pregio, l’offerta risulta stabile.

Il comparto produttivo continua a essere caratterizzato da una domanda di acquisto piuttosto debole rispetto a un’offerta che però si è stabilizzata. Il numero di compravendite nel 2017 è in crescita del 18% rispetto all’anno precedente. I tempi medi per siglare i contratti variano dai 14,5 mesi per la vendita ai 10 mesi per la locazione.

Le analisi svolte evidenziano un passaggio di molti immobili produttivi dalla vendita alla locazione. Flessibilità dimensionale e funzionale, possibilità di frazionamento, tagli compresi fra i 600 e i 1.000 metri quadri sono le caratteristiche più ricercate dal mercato.

In questo contesto la riqualificazione e la valorizzazione immobiliare ricoprono un ruolo fondamentale come driver per la crescita del mercato. Va maturando un contesto in cui si predilige un prodotto innovativo di classe energetica elevata localizzato in zone centrali. Tali immobili sono destinati a confermare l’investimento, mentre l’usato, soprattutto di non qualità, è destinato a registrare ulteriori contrazioni dei prezzi se non opportunamente valorizzato con interventi manutentivi specifici.

Nel comparto uffici si evidenziano ancora debolezze strutturali a causa di una domanda ancora esigua e di un eccesso di offerta che si riversano su una sostanziale stagnazione dei prezzi.

La maggiore dinamicità, sia per la vendita che per la locazione, si rileva, per la città di Padova nelle zone prossime al centro storico, nelle vicinanze del Tribunale e nei quartieri di Santa Rita, Padova Uno e Padova Est. Gli immobili nell’ambito della prima cintura e in prossimità di Padova Uno risultano maggiormente richiesti soprattutto in relazione a tagli dimensionali inferiori ai 250 metri quadri.

Alessandro Marino, responsabile della filiale IPI Padova: “I dati sono incoraggianti e l’ottimismo è pienamente giustificato. Il mercato odierno però non è più quello pre-crisi e la valorizzazione dell’immobile è diventato un elemento imprescindibile per cavalcare i segnali positivi che arrivano dal mercato”.

Roberto Boschetto, presidente di Confartigianato Padova: “Questi dati confermano la necessità di strategie condivise in tema di riqualificazione edilizia. La scelta della nostra associazione è da tempo chiara: attraverso l’iniziativa Abitare di qualità, stiamo formando gli artigiani che operano nel comparto casa verso nuove strategie di business, che pongano al centro la riqualificazione degli immobili esistenti, in piena sintonia con la Legge regionale sul consumo del suolo”.

7x10

È online il nuovo numero di REview. Questa settimana:   Student Housing: accordo per 800 nuovi