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24 Ottobre 2016

Investimenti esteri: interrogazione M5S alla Camera

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Gli investimenti esteri in Italia sono al centro dell'interrogazione alla Camera, al Ministro dello Sviluppo Economico Calenda, sottoscritta da un gruppo di deputati del M5S, a seguito della prima fase del roadshow Invest in Italy.

Gli onorevoli chiedono al Ministro un report sui settori dell’economia italiana che hanno suscitato maggiore interesse nel corso di questa prima fase del roadshow, sull’acquisizione di dati relativi ai principali ostacoli e alle maggiori criticità riscontrate da imprenditori stranieri nell’avviare attività di investimento in Italia e quali iniziative, per quanto di competenza, intenda adottare il Mise per evitare che il roadshow Invest in Italy si riduca nella vendita del patrimonio industriale, manifatturiero e immobiliare italiano.

Le ragioni dell’interrogazione sono state esplicitate dai pentastellati. Negli ultimi anni, anche per effetto dell’assenza di un piano industriale e di adeguati sostegni all’imprenditoria nazionale – sostengono i deputati – si sarebbe accentuato il fenomeno della delocalizzazione delle imprese italiane, fenomeno che avrebbe interessato anche realtà produttive di primo piano come la Fiat. In questo contesto, le misure adottate per attrarre investitori stranieri in Italia si sarebbero esplicitate unicamente nell’acquisizione di quote azionarie di società italiane, di brand storici del made in Italy o di porzioni del patrimonio immobiliare, mentre sarebbe del tutto inadeguato l’apporto in termini di nuove imprese e di nuovi posti di lavoro creati.

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