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4 Agosto 2015

In Europa investimenti da record negli hotel

di A.P.

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I volumi di investimenti registrati nel primo semestre di quest’anno indicano che il 2015 sarà un anno eccezionale per le transazioni alberghiere nell'area Emea (Europa, Medio Oriente e Africa).

Secondo JLL Hotels & Hospitality il transato registrato nel periodo in esame è aumentato dell’85% rispetto allo stesso periodo del 2014, raggiungendo €13,2 miliardi.

Questo balzo in avanti è stato principalmente merito del Regno Unito, in grado di raccogliere quasi il 50% di tutte le transazioni alberghiere dell’area (con un aumento del 172% rispetto al 2014).

Bene anche i primi sei mesi dell’anno in Germania, che hanno registrato un aumento del 60% nel volume delle transazioni alberghiere che hanno raggiunto €1,4 miliardi.

Il primo semestre del 2015 ha visto un numero significativo di transazioni sia di singoli assets che di portafogli.

Tra questi ricordiamo la vendita dell’Hotel Marriott a Monaco di Baviera e la più grande transazione di un portafoglio alberghiero in Germania: la vendita, con sale and franchise-back, di 18 alberghi Accor, a Event Hotel Group per €150 milioni.

Nella prima metà del 2015, i portafogli alberghieri del Regno Unito si sono rivelati particolarmente attraenti per i fondi di investimento e di private equity Nord-Americani che nel periodo considerato hanno transato per un valore superiore a €1,1 miliardi (il 57% di tutte le transazioni di portafogli regionali UK).

Lonestar Funds è stato l'investitore più attivo in Uk: quest'anno ha già speso oltre €1,7 miliardi per l’acquisto di oltre 13.000 camere d’albergo a Londra ed in altre mete nel Paese.

"L’interesse di questi fondi di investimento e di private equity non è una sorpresa – fa notare Roberto Galano, Executive Vice President di JLL Hotels & Hospitality - .

E’ infatti un mercato dove sia la base dei rendimenti che il numero dei visitatori continua ad essere sostenuto; assistiamo ora a questo tipo di investitori riporre ulteriore fiducia nel settore dimostrando interesse oltre che per le city hubs, anche per mercati periferici e regionali”.

L’area Emea sta anche constatando un sgnificativo ingresso di capitali Cinesi.

"In passato – torna a parlare Galano - le procedure burocratiche necessarie per l’approvazione d’investimenti esteri di importo superiore a $100 milioni costituiva un ostacolo per gli investitori cinesi.

Recentemente, il ministero del Commercio Cinese ha modificato le procedure.

All’inizio di quest'anno avevamo previsto che nel 2015 il volume di transazioni alberghiere da parte di investitori cinesi avrebbe raggiunto circa $ 5 miliardi a livello globale.

Nella sola area Emea, invece, abbiamo già assistito all’acquisizione del portafoglio Louvre da parte di Jin Jiang per €1,9 miliardi e ci aspettiamo ulteriori transazioni entro la fine dell'anno".

A proposito della recente crisi del debito in Grecia, Galano interviene dicendo: "Proteggere l'industria del turismo Greco (una voce che lo scorso anno ha contribuito per quasi il 10% al Prodotto Interno Lordo) sarà fondamentale per quanti stanno negoziando a Bruxelles.

Per gli investitori opportunistici, il recente corso degli eventi rappresenta l'opportunità di accedere ad un mercato che, una volta raggiunto un accordo a Bruxelles, attraverserà un periodo di ripresa. Dopodichè, si dovrebbe vedere un ritorno di fiducia dei turisti e, allo stesso modo, delle banche per i finanziamenti necessari agli operatori che cercheranno di investire".

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