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Non solo uffici, ma anche negozi, centri commerciali e alberghi: sono questi gli asset inclusi nella categoria immobili commerciali che sulla piazza milanese stanno riprendendo un po' di ossigeno
Mercato faticoso, ma possibile: il capoluogo lombardo, a pochi giorni dalla chiusura dei battenti di un evento eccezionale come Expo, è pronto a giocarsela, forte di alcuni indicatori macroeconomici e dell'attenzione che la città ha saputo richiamare su di sè da parte di una pattuglia di investitori stranieri (fondi opportunistici, ma non solo) interessati al real estate sotto alla Madonnina.
Gli indizi non mancano: anzitutto sul fronte compravendite legate ai settori terziario e commerciale, dove i primi sei mesi del 2015 hanno voluto dire un totale di 2 mila transazioni concluse, il 10,8% in più rispetto allo stesso periodo del 2014.
Crescono soprattutto gli scambi di negozi (+13%) e uffici (+6,5%).
Un incremento che, insieme al dato positivo registrato da Como e provincia (+7,9%), bilancia l’andamento negativo delle compravendite nelle altre province lombarde (da segnalare però i mercati business più dinamici a Brescia e Lecco).
In Lombardia il dato è +0,9% di compravendite in un anno grazie a 3.569 compravendite nella prima metà del 2015.
I numeri emergono da un’elaborazione Camera di commercio di Milano, attraverso l’azienda speciale TeMA – Territori, Mercati e Ambiente su dati TeMa e Fimaa Milano Monza & Brianza, sulla base dei dati dell'Aenzia delle Entrate-Territorio, presentata in occasione del convegno “Efficienza e attrattività del mercato immobiliare. Strumenti per agevolare il ritorno degli investitori” che si è tenuto a Milano.
Sul fronte prezzi, i valori dei negozi milanesi mostrano una leggera crescita, con una media del +0,3% in città, +1,1% in Centro.
Mentre per gli spazi ad uso ufficio il segno prevalente è quello della quasi stabilità (-0,6%), con una maggiore tenuta in zona Circonvallazione.
Il gap con il passato c'è e si sente: rispetto ai picchi raggiunti ante crisi, i prezzi di compravendita a Milano città registrano -9,6% per gli uffici direzionali e -7% per i negozi.
Sempre rispetto ai massimi raggiunti del I semestre 2003, i canoni di locazione degli uffici hanno sperimentato una netta contrazione (-26,3%), anche se nel corso dell’ultimo semestre nelle zone più centrali della città (Centro e Bastioni) la diminuzione si è arrestata.
Sia i canoni di locazione dei negozi, che quelli dei negozi in vie commerciali (decresciuti rispettivamente del -27,1 e del -15,4% rispetto ai picchi), evidenziano decrescite nel corso dell’ultimo semestre solo nelle zone più esterne della città, mentre tengono in quelle più centrali (Centro Storico e Bastioni).
SCARICA TABELLA IN ALLEGATO CON I DATI SU TUTTA LA LOMBARDIA
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