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30 Giugno 2015

Il residenziale Usa prende la rincorsa

di A.P.

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Segnali positivi dagli indicatori che monitorano mattone abitativo americano: si parte dall'indice Case-Shiller sui prezzi delle case nelle prime 20 città Usa, che nel mese di aprile è salito dell'1,1% su base mensile e del 4,9% su base annua.

Il dato su base annua è comunque inferiore alle attese degli analisti, che si aspettavano per un ben più ricco +5,6%.

Il dato nazionale fa registrare un +1,1% mensile e un +4,2% annuo.

Per quanto riguarda le prime 10 città metropolitane, la variazione mensile è di un +1% e quella annuale del +4,6%.

L'indicatore sui prezzi nelle grandi città va letto accanto a quello delle compravendite di case in corso (per cui è stato firmato un contratto preliminare a cui seguirà un definitivo e la registrazione) che segnano a maggio un aumento per il quinto mese consecutivo, ma anche una frenata rispetto al trend evidenziato in precedenza. 

Il mese scorso ha toccato anche il picco dal maggio 2006, prima della crisi finanziaria e della crisi legata ai mutui subprime. 

A maggio l'indice pending home salesha segnato un incremento dello 0,9%, inferiore al +2,7% rivisto del mese precedente.

Il dato, pubblicato dalla Nar, l'Associazione degli operatori immobiliari, risulta peggiore delle attese degli analisti, che davano un +1,2%.

Su base annua le vendite in corso di case risultano in crescita del 14%.
 

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