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22 Settembre 2017

Il patto per ripartire (video)

di F.B.

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I segnali di risveglio del mercato immobiliare non mancano e vanno rafforzati con l’impegno delle aziende ad accelerare sugli investimenti, ma il pubblico deve fare la sua parte assicurando meno burocrazia e una normativa stabile sugli incentivi. È un patto non scritto quello che serve al settore per tornare a correre come nel pre-crisi, secondo l’analisi di Marco Dettori, presidente di Assimpredil Ance, l'associazione che raggruppa le imprese di costruzione delle province di Milano, Lodi, Monza, Brianza. Il quale invita anche un terzo soggetto a impegnarsi per il rilancio: si tratta del settore bancario, chiamato a ripristinare condizioni di normalità nella concessione dei crediti. “Serve un’alleanza tra imprese, istituzioni e banche”, ha sottolineato Dettori nella

relazione che ha aperto l'assemblea generale. La richiesta dell’associazione è per “un radicale cambiamento delle agende amministrative per mettere in parallelo l’azione amministrativa con la necessità dei privati di fare impresa”. Anche se c’è il riconoscimento che “molto è stato fatto negli ultimi tempi, restano inaccettabili quattro mesi per una autorizzazione di occupazione del suolo pubblico per una cesata, incomprensibili 8 mesi per la rimozione di contatori di gas ed elettricità da un fabbricato da demolire, perché si altera qualsiasi ragionevole pianificazione finanziaria”.

Laboratorio Milano

Milano, in tal senso, può essere il laboratorio in cui sperimentare quest’alleanza tra soggetti pubblici e privati, dato che già in passato ha dimostrato di saper unire le forze per mirare a un obiettivo comune. Senza dimenticare che il capoluogo meneghino con il relativo hinterland è l’area del Paese che attira i maggiori investimenti in campo immobiliare: secondo la previsione di Scenari Immobiliari, considerando l’intera provincia potrebbero esserci più di 15 milioni di metri quadrati da rigenerare nei prossimi dieci anni, con un valore di investimento di circa 20 miliardi di euro, da Ema agli scali ferroviari, poi Cascina Merlata, Città Studi, Città della Salute, Ortomercato, Arexpo, progetto Periferie, il nuovo polo Eni a San Donato e il nuovo ospedale dei Santi Carlo e Paolo. “Qui ci sono tutte le condizioni perché riparta un ciclo di investimenti del mercato immobiliare che possa rigenerare il territorio, qui può essere superato il drammatico stallo delle risorse pubbliche, qui è possibile il dialogo all’interno della filiera e con le istituzioni”, ha aggiunto.

Sostegno alle Pmi

“Lo scenario che abbiamo di fronte è positivo, un contesto in cui si riconoscono i grandi potenziali. La ripartenza c’è, ma va consolidata”, ha sottolineato Dettori. “È importante che gli istituti di credito rivedano le proprie strategie per aiutare la crescita, per favorire le grandi trasformazioni, così come l’insieme dei piccoli e medi investimenti di ricucitura urbana necessari per gli anni a venire”, ha aggiunto. Assimpredil Ance punta anche l’attenzione sugli appalti per le grandi opere “che negli ultimi anni sono rimaste appannaggio di pochi grandi appaltatori” da cui sono rimaste escluse le piccole medie imprese che popolano il milanese. “C'è la necessità di tutelarle nella partecipazione alle procedure ad evidenza pubblica in relazione al loro potenziale, per la creazione di posti di lavoro, crescita e innovazione”, ha quindi aggiunto il presidente dell’associazione.

Le interviste

Marco Dettori, presidente di Assimpredil Ance

“Il quadro della situazione è abbastanza positivo per il territorio. Nel territorio ci sono dei driver interessanti. Le aziende delle costruzioni possono spingere la ripresa, ma da sole non possono fare tutto. Occorrono flessibilità, responsabilità e controllo da parte delle istituzioni. A Milano si può creare un laboratorio per far crescere la collaborazione tra pubblico e privato”.

Giuseppe Sala, sindaco di Milano

“La Pubblica amministrazione deve fare due cose: ridurre il peso della burocrazia, comprese le tempistiche per le risposte alle imprese; quindi c’è un tema fiscale, ci deve essere l’impegno di tutti per aiutare le energie presenti nella società a esprimersi. Ragioniamo sul fisco locale, consapevoli che comunque non è facile far quadrare i conti. L’Ance ha fatto un richiamo ai tempi per i permessi che condivido, ci stiamo lavorando, ma bisogna fare di più. Mi pare che tutto ciò nasca in un momento in cui ci sono opportunità e grande serenità di dibattito. Milano vive un momento di crescita e apertura internazionale - ha aggiunto -, è una città che viene scelta anche dai giovani ed ha grandi aree da rigenerare”.

Fabrizio Sala, vicepresidente Regione Lombardia

“Il senso del nostro intervento è il sostegno ad Ance in tema di semplificazione delle normative. Si pensi al provvedimento appena approvato sui seminterrati, che velocizza le procedure ed elimina le imposte. Ricordiamo che fare i bilanci delle regioni non è facile: noi lo abbiamo fatto rinunciando a parte delle spese correnti in favore delle spese per investimenti, dal campo sanitario alle ristrutturazioni delle scuole. Aiutiamo il volano della crisi, il settore delle costruzioni”.



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È online il nuovo numero di REview. Questa settimana:   Student Housing: accordo per 800 nuovi