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26 Maggio 2017

Il Giornale: RE ITALY, per Private & immobili servono le competenze

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da Il Giornale, 26 maggio 2017



Se gli asset finanziari costituiscono il 44% del totale del patrimonio della clientela Private italiana, il 39% è rappresentato dagli asset immobiliari mentre il restante 17% fa riferimento ai cosiddetti asset reali come risorse naturali, preziosi e beni di lusso (opere d'arte, vini di pregio, barche e auto di lusso). A rivelarlo è un'indagine AIPB, l'Associazione Italiana Private Banking (GFK per AIPB, Indagine sulla Clientela Private in Italia 2016.

La composizione del patrimonio del cliente Private) che fotografa la situazione del patrimonio immobiliare clientela private, e la domanda e l'offerta di Advisory Real Estate.

È interessante constatare come le ripartizioni percentuali a livello aggregato restino praticamente costanti per fascia di età dei clienti del private banking: in particolare, la quota di asset immobiliari si attesta sempre al 17% sia per la fascia di clientela tra i 35 e i 54 anni sia in quella tra 55 e 64 anni sia in quella dai 65 anni in su.

Per quanto riguarda la tipologia di immobili posseduti dai clienti Private spicca il 100% di proprietari della casa di abitazione: dal momento poi che gli immobili posseduti possono essere più di uno, un 81% di clienti Private dichiara di essere proprietario pure di una seconda casa. Quasi due terzi (64%) sono invece titolari di altri immobili residenziali non utilizzati dalla famiglia e un 43% del campione di clienti è proprietario di immobili non residenziali. Gli immobili sono dislocati nella maggioranza dei casi (52%) nel cento urbano di residenza mentre il 33% è situato al di fuori del centro urbano e il restate 13% in periferia.

Un elemento che emerge dalla lettura dei dati per fascia di clientela, è che la percentuale degli immobili situati nel centro storico è superiore nella fascia tra i 35 e i 54 anni (54%) e minore in quella con età da 65 anni in su (47%), a conferma che, a mano a mano che la clientela benestante tende ad avvicinarsi all'età pensionabile (o lo è già) preferisce abitare fuori dal caos cittadino. Una tendenza confermata pure dalla tipologia di immobile posseduto. Il totale del campione indica, infatti, l'appartamento al 41%, all'11% un attico, al 12% una villetta e al 36% una villa indipendente: quest'ultima voce sale al 38% per i clienti con età da 65 in su e scende invece al 34% per i clienti della fascia di età 35-54 anni.

Fin qui il dettaglio della tipologia di immobili detenuti, ma come avviene la gestione del patrimonio immobiliare e, soprattutto, quali sono le richieste specifiche in questo ambito? I clienti Private che si rivolgerebbero a un istituto bancario per servizi di advisory per gli investimenti immobiliari lo farebbero per specifici servizi a cominciare dalla consulenza e assistenza in operazioni di compravendita: il 41% lo indica come priorità. Un altro 40% (tenendo conto che per questa specifica domanda sono state fornite risposte multiple) segnala di essere, invece, fortemente interessato alla consulenza strategica per operazioni complesse, come per esempio acquisizioni di società real estate piuttosto che di complessi immobiliari posti anche all'estero. La selezione di proposte di investimenti immobiliare con finalità reddituali è, invece, la percentuale che interessa al 38% del campione. Poco più di un terzo (35%) della clientela mostra particolare attenzione ai fondi immobiliari riservati mentre poco meno di un terzo (32%) è incline a valutare un servizio di assistenza fiscale, legale, societaria nella strutturazione di operazioni immobiliari. Chiude l'elenco dei servizi immobiliari più richiesti, con un 29% di indicazioni, il supporto nell'identificazione di operatori specializzati terzi per specifiche esigenze.

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